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TUTTI I NOMI. Ecco i 4 destinatari dell’ordinanza. SEGUI CONFERENZA STAMPA IN DIRETTA

Marcianise/Maddaloni. E’ Nicola Berti, braccio destro del patron, l’altra persona finita agli arresti domiciliari insieme a Giuseppe Barletta. Eseguite anche altre due misure cautelari, ma gli indagati a piede libero in questa inchiesta sono almeno una decina. Tra di essi c’è un funzionario pubblico, in servizio presso un Ente finito sotto la lente di ingrandimento delle indagini seguite dagli uomini del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Caserta su delega della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Obblighi di firma riguardano Gennaro Mancini, classe 1951, e Giuseppe Pisanti, classe 1950. Ai domiciliari il patron Ise Giuseppe Barletta, classe 1945, e Nicola Berti, classe 1971.

Pisanti è un fiduciario di Barletta, mentre Mancini è amministratore di diverse società e presidente del consiglio direttivo del Consorzio CO.GE.RI.; Barletta è l’amministratore di fatto del gruppo e delle società coinvolte, mentre Berti è il legale rappresentante di alcune società e il collaboratore di Barletta.

Indagini anche sui mancati obblighi dell’accordo tra Comune di Marcianise e Ise nell’ambito dell’accordo transattivo.

Ise si difende: “Noi estranei all’operazione”

L’Interporto Sud Europa Spa è estraneo alla vicenda che ha coinvolto questa mattina Giuseppe Barletta.

Le indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e dalla Guardia di Finanza non riguardano la società Interporto Sud Europa spa.

“Abbiamo fiducia nell’operato della magistratura e ci auguriamo che si possa fare presto chiarezza su tutto”.

LA CONFERENZA STAMPA IN DIRETTA

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L’aggiornamento

Marcianise/Maddaloni. La Guardia di Finanza di Caserta ha arrestato l’imprenditore Giuseppe Barletta, proprietario dell’Interporto Sud Europa, piattaforma per la logistica e il trasporto merci tra le più grandi del Mezzogiorno, che si trova nei comuni di Maddaloni e Marcianise.

L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. L’accusa è di bancarotta fraudolenta e altri reati, tra cui l’autoriciclaggio. Barletta è finito agli arresti domiciliari insieme ad un collaboratore; i militari hanno anche eseguito altre due misure dell’obbligo di firma e un sequestro di liquidità, beni immobili e quote societarie per 28 milioni di euro.

Il primo lancio

Caserta. QUESTA MATTINA MILITARI DEL NUCLEO DI POLIZIA ECONOMICO FINANZIARIA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI CASERTA STANNO ESEGUENDO, SU DELEGA DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI SANTA MARIA CAPUA VETERE, QUATTRO MISURE CAUTELARI PERSONALI NEI CONFRONTI DEI VERTICI DI UN NOTO GRUPPO IMPRENDITORIALE AFFIDATARIO DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE DI RILEVANTI OPERE INFRASTRUTTURALI DI INTERESSE PUBBLICO, ACCUSATI DI REITERATE CONDOTTE DELITTUOSE DI EVASIONE FISCALE, BANCAROTTA FRAUDOLENTA E AUTORICICLAGGIO.

E’ IN CORSO ANCHE IL SEQUESTRO DI LIQUIDITA’, BENI IMMOBILI E QUOTE SOCIETARIE PER UN VALORE COMPLESSIVO DI CIRCA 28 MILIONI DI EURO.

I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE SARANNO ILLUSTRATI NEL CORSO DI UNA CONFERENZA STAMPA CHE SI TERRA’ ALLE ORE 10:30 ODIERNE PRESSO GLI UFFICI DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI SANTA MARIA CAPUA VETERE.