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La Lazio sbatte contro il muro Terracciano: miracoli all’esordio con la Viola. RIVEDI LE SUE PARATE

Arienzo. Con le big si esalta. Dopo il Milan in autunno, un’altra grande del campionato di serie A trasforma Pietro Terracciano, portierone di Arienzo in Superman. Ieri sera nel posticipo di serie A l’estremo difensore della Valle di Suessola ha esordito con la maglia della Fiorentina, dopo il trasferimento dall’Empoli: fuori Lafont, Pioli ha gettato nella mischia Terracciano ed è stato lui a tenere in ballo la Viola, dando vita a una sfida colpo su colpo con l’altro campano in campo, Ciro Immobile di Torre Annunziata.

Imprendibile il gol del centravanti, ma poi Terracciano ha evitato il peggio sia sul bomber che su Milinkovic Savic tenendo in vita la gara e consentendo poi ai compagni di pareggiare nella ripresa. Un punto importante per la Fiorentina e una grande soddisfazione per il baluardo made in Arienzo che ha ormai dimostrato di poter difendere anche una porta prestigiosa come quella del Franchi, difesa in passato da gente del calibro di Toldo, Frey, Galli e Albertosi.

 

La cronaca del match

 

Finisce 1-1 tra Fiorentina e Lazio, un risultato che non avvicina i viola alle posizioni europee della classifica ma che, più di tutto, allontana i biancocelesti dalla zona Champions. Vero che la squadra di Inzaghi deve recuperare la sfida contro l’Udinese (10 aprile) ma resta ancora lontana 2 punti dall’Atalanta, al 7/o posto. Il rammarico, per la Lazio resta soprattutto per il mancato 0-2 di Immobile dieci minuti dopo il vantaggio. Senza Chiesa, costretto ad uscire dopo 36′ per un problema muscolare (al retto dell’addome, in panchina si è messo le mani tra i capelli piangendo) a riacciuffare il pari per la Fiorentina ci ha pensato Muriel, sfruttando l’assist-capolavoro sulla fascia di Mirallas e superando Acerbi.

Rispetto al derby Inzaghi ha cambiato pochissimo: dentro Patric e Immobile dal primo minuto rinunciando a Bastos e Caicedo. Cambia i fattori ma non cambia il prodotto. E’ stato Terracciano, in campo a difendere i pali della Fiorentina per la prima volta dal suo arrivo, nel mercato di gennaio, a evitare la disfatta facendosi alleati pure i pali. Al 21′ è stato lui a deviare sul palo la gran botta di Immobile, imbeccato da Milinkovic-Savic: non ha intercettato il destro dell’attaccante azzurro e, con l’aiuto del montante, ha allontana il pericolo. Questione di una manciata di minuti, due, e dopo il gol alla Roma nel derby su rigore Immobile stavolta ha portato in vantaggio la Lazio con un destro micidiale, su assist di Correa. Terracciano è stato poi provvidenziale altre tre volte su Milinkovic-Savic, Correa e nuovamente Immobile. Nella ripresa, Pioli ha messo Mirallas togliendo Edimilson, varando una squadra a completa trazione anteriore, e la chiave della gara, a destra, è stata tutta qui. Con il belga che al 16′ ha innescato Muriel. Poco dopo sempre il belga, con l’assistenza di Simeone ha sfiorato il possibile raddoppio pur anticipando Lulic.

Chiusura senza grosse emozioni. Non perde nessuno ma il pari serve a poco. Sul fronte disciplinare, Veretout per la Fiorentina , diffidato e ammonito, salterà Cagliari, così come Immobile, che salterà il Parma. Da segnalare gli applausi per Milan Badelj, l’ex della gara, mentre stava raggiungendo la panchina della Lazio e all’ingresso in campo, e quelli invece partiti dal settore ospiti in memoria di Davide Astori, con un coro a lui dedicato al minuto 13.

 

Inzaghi si arrende a Pietro: “Era in stato di grazia”

“Sono molto arrabbiato non per la prestazione ma per il risultato. Dopo un primo tempo così avremmo meritato di vincere perché le altre corrono e non ci possiamo fermare. Abbiamo tenuto bene il campo contro una Fiorentina che sta bene ma nel secondo tempo abbiamo perso un po’ di palleggio. Strakosha non ha fatto una parata mentre Terracciano era in serata di grazia”. Un deluso Simone Inzaghi, per la mancata vittoria, ha così commentato il pareggio della sua Lazio al Franchi contro la Fiorentina. Una Lazio che ha creato molte occasioni gol nel primo tempo, ma concretizzando una sola con Immobile: “Questo stop fa tanto male perché abbiamo creato tanto specie nel primo tempo. Nel secondo abbiamo perso lucidità e abbiamo preso gol su un contrasto perso da Radu – ha sottolineato l’allenatore della Lazio – Sono contento per aver visto giocare la squadra così ma sono deluso per il risultato perché un pareggio non serve a nulla”. Infine, “la partita è stata giocata molto bene ma la Fiorentina è un avversario tosto e difficile da codificare ma gol a parte non ci hanno creato troppi problemi. C’è grande rammarico ma dobbiamo continuare a credere in quello che facciamo. Quando non vinci una partita così ti devi fare delle domande. Analizzeremo con i ragazzi il motivo di questa mancata vittoria. Non ricordo di aver visto squadre che sono venute qui ad imporre il proprio gioco come abbiamo fatto noi”.

 

In casa Fiorentina, invece, c’è il rammarico per un primo tempo non giocato bene e con molti giocatori viola non al meglio della condizione fisica: “Non credo che l’Europa ci sia costata stasera. Abbiamo fatto troppi pochi punti nel girone d’andata. Sappiamo che oggi iniziano i due mesi decisivi per noi. In queste sette partite che rimangono all’andata abbiamo fatto solo cinque punti, ma con oggi abbiamo già un punto in più al girone d’andata – ha detto Pioli -. La squadra non è uscita bene dalla settimana dei tre incontri, sia mentalmente che fisicamente. Questa squadra si esalta nei momenti positivi e si deprime in quelli negativi come tutto l’ambiente. Sono stato costretto a far giocare anche chi non stava al 100%. La squadra nel secondo tempo ha giocato come sa, contro una squadra forte”.

 

Soprattutto, però, le dichiarazioni di Pioli sul suo futuro alla Fiorentina (è in scadenza di contratto la società viola può far valere un’opzione di rinnovo per una stagione) sicuramente faranno discutere i prossimi giorni: “Sono tranquillo. Ho investito molto sul mio lavoro e sui ragazzi. Una cosa sul futuro la so: ho comunicato alla mia famiglia che allenerò fino a 65 anni. Dove non lo so, ma ho ancora tanti anni di carriera. Sono in continua evoluzione, sto migliorando e mi piace quello che faccio. Credo che per i ragazzi che sto allenando, io sono il migliore allenatore del mondo perché per quello che si è creato tra di no è importante. Dobbiamo continuare così fino alla fine, poi tra due mesi comunicherò alla società la mia decisione, ma ho già deciso”. Per quanto riguarda l’infortunio di Federico Chiesa, la Fiorentina ha comunicato che “è stato costretto ad uscire nel corso della partita contro la Lazio a causa di un risentimento muscolare al retto dell’addome”.

 

IL VIDEO DEL MATCH