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Una città in delirio, ecco gli Oscar. Il re Carnevale è Clemente il Capellone

AGGIORNAMENTO. Arriva una puntualizzazione importante da parte del leader dell’associazione Arca, Clemente Maxi Migliore alias il Capellone.

 

Vogliamo informare la cittadinanza di Santa Maria a Vico e non, che le brasiliane con i mangiafuoco, trampolieri, le ragazza con i giochi di luci e i BOTTARI facevano parte della nostra Associazione cioè l’Arca. Le brasiliane e gli artisti di strada erano in collaborazione con Michela Guadagno. I bottari con la collaborazione di Aniello Migliore. La nostra Associazione ha partecipato con gli ultimi 10 carri tra cui il primo in collaborazione con gli Amici del Borgo degli Innamorati (winnie the pooh) e un altro con l’Associazione Sentieri Nuovi cioè quello dei ragazzi speciali (disabili).

 

Santa Maria a Vico. Tutti pazzi per il Carnevale a Santa Maria a Vico. Ieri il gran finale, dal pomeriggio un delirio fino alla sera con la sfilata per le vie della città cominciata in località Cantina ‘e Zi Michele.

 

Probabilmente è stato il Carnevale più bello di sempre quello messo in scena dall’associazione L’Arca e l’associazione Oltre ogni Confine. Si tratta di due sodalizi che meritano il plauso di tutti per aver saputo offrire uno spettacolo di grande qualità con tante attrazioni. La palma del carro più bello con il migliore sound va sicuramente al vascello del Bar La Sosta con i mattatori Pietro Nuzzo e Luca Tornacco.

Ma il re Carnevale di Santa Maria a Vico, l’oscar va a Clemente Maxi Migliore, alias il Capellone, leader assoluto della rassegna, protagonista e regista indiscusso.

Il ‘Noè  santamariano dell’Arca ha progettato tutto alla perfezione e merita per l’edizione 2020 di diventare il direttore artistico di questa manifestazione e non solo, sempre supportato dal padre Aniello Capellone senior e dal fratello Pasquale Capellone Runner.

Dispiace solo che una manifestazione così bella non sia stata pubblicizzata oltre i confini della Valle e soprattutto raccontata con appositi interventi e speciali che si potevano tranquillamente organizzare. Ma in questo senso l’amministrazione comunale non è stata, ancora una volta, lungimirante.