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Caduta dal carro di Carnevale, Gianlorenzo non ce l’ha fatta: aveva 2 anni

Nazionale. Non ce l’ha fatta il bimbo di due anni e mezzo caduto dal carro di Carnevale ieri pomeriggio durante una sfilata in centro a Bologna. Il piccolo, Gianlorenzo Manchisi, è morto questo pomeriggio all’ospedale Maggiore del capoluogo emiliano-romagnolo dove era ricoverato da ieri in gravissime condizioni. Ne dà conferma l’Ausl di Bologna, mentre la famiglia chiede che sia rispettato questo momento di dolore.

Le polemiche sui soccorsi

“Sette minuti, dalla chiamata di soccorso all’arrivo dell’ambulanza del 118, con personale formato per la rianimazione cardio polmonare” in via Indipendenza, nel cuore di Bologna, dove è avvenuto l’incidente che ha coinvolto un bimbo di due anni e mezzo caduto da un carro di carnevale, ricoverato in condizioni gravissime e deceduto nel pomeriggio di oggi. A ricostruire l’intervento dei soccorritori ieri pomeriggio è stata l’Ausl di Bologna che, in una nota, ha descritto le operazioni durate “complessivamente 52 minuti dalla chiamata alla centrale operativa all’arrivo all’Ospedale Maggiore, 30 dei quali dedicati dall’equipe con medico alle complesse manovre di rianimazione, trattamento e stabilizzazione del bimbo. Manovre – ha specificato l’Azienda sanitaria – che hanno proseguito quelle avviate dall’equipaggio dell’ambulanza giunta sul posto 11 minuti prima”.
 La necessità di eseguire “tutte queste manovre immediatamente sul luogo dell’evento, prima di inviare il paziente in ospedale per i trattamenti successivi, è coerente con le linee guida internazionali nell’ambito del soccorso in emergenza”. Ieri pomeriggio la prima chiamata al 118 è arrivata dunque alle 14.50 e “nonostante il chiamante non avesse informazioni sulle condizioni del bambino, perché lontano dall’incidente – ha sottolineato l’Ausl – è stato attribuito un codice rosso di alta gravità e inviata l’ambulanza. Seconda chiamata alle 14.56 che ha aggiunto maggiori informazioni: il codice rosso è diventato rosso avanzato e viene inviata l’automedica. A 7 minuti dalla prima chiamata, alle 14.57 l’ambulanza è sul luogo dell’incidente. Alle 15.08 è arrivata l’automedica e il medico ha proseguito la rianimazione anche attraverso l’intubazione, praticate anche le terapie salvavita e farmacologiche. Alle 15.38, stabilizzate le condizioni, il bambino viene trasferito all’Ospedale Maggiore in ambulanza con medico a bordo dove arriva alle 15.41”.