Caserta. Ancora una volta, ed è l’ennesima, il Comune di Caserta in quasi tutte le sue componenti (politica, dirigenziale ) mostra l’assoluta inadeguatezza a gestire , anche nelle più piccole cose, un Comune capoluogo di provincia mettendo i presupposti non solo per l’ultimo posto in Italia della classifica del Sole24 Ore, ma anche spingendo questo giornale, ove fosse possibile, ad espungere addirittura Caserta dall’elenco dei Comuni classificabili.
Le inefficienze, per usare benevolmente un eufemismo, sono tali e tante ed avvolte così gravi da far immaginare (e fortunatamente questo non è possibile) perfino la perdita del titolo di Città.
La qualità della vita peggiora di giorno in giorno; ormai i giovani ed anche i meno giovani scappano da questa nostra bella Città.
Il commercio langue al punto tale che diminuiscono con una rapidità esponenziale le attività; circolare anche a piedi è diventato impossibile; per parcheggiare in alcune zone i costi sono talmente alti che probabilmente occorrerebbe contrarre un mutuo; le attività culturali e quelle sportive sono tenute in piedi dalla encomiabile passione di pochi sparuti gruppi di volontari che per le stesse ci rimettono come si suole dire, anche di tasca propria; la Reggia, monumento di notorietà mondiale, è diventato soltanto un fastidioso scatolone e sta cadendo a pezzi; quel gioiello che è Caserta Vecchia e tutta la bella realtà di borghi pedemontani languono in un abbandono indescrivibile; il controllo sulla sanità e sull’Ospedale , in particolare, quest’ultimo un tempo gloria Nazionale è assolutamente-e non si sa per quale motivo- inesistente, pur spettando esso al Sindaco quale massima autorità Sanitaria locale .
L’elenco potrebbe continuare all’infinito ma perfino i diritti elementari dei Consiglieri di opposizione, ed avvolte anche di maggioranza, sono soppressi e calpestati nonostante le reiterate ormai inutili richieste degli stessi.
Ultimi, ma solo in ordine di tempo , non certamente per importanza i problemi connessi al taglio/ potatura degli alberi , l’individuazione di aree strategiche di accesso alla città delle zone a traffico limitato (ztl) e , cosa ancora di oggi ,perfino l’incapacità a condurre in porto legittimamente dei lavori come quelli dello stadio Pinto, incapacità che ha paralizzato l’accesso, per sostenere la nostra squadra, dei tifosi.
Naturalmente per umana pietà tralascio di richiamare l’attenzione dei cittadini sulla circostanza che, nonostante la bravura e l’abnegazione dell’assessore al ramo, l’ottimo Prof Federico Pica, ormai siamo non più nel dissesto ma nel disastro finanziario, probabilmente unica città capoluogo di Provincia in Italia in queste condizioni .
Tutto ciò premesso e, ripeto, l’elenco potrebbe continuare per pagine e pagine, lascia indifferenti tutti o quasi gli amministratori di maggioranza, tranne pochi consiglieri e/o assessori che, pur appartenendo allo stesso schieramento che governa la città, sono estremamente ed anche pubblicamente critici ( e risulta dalle registrazioni dei loro interventi in Consiglio Comunale), nei confronti della gestione o meglio della non gestione.
Allora amici chiedo a voi uno scatto di orgoglio: dimettiamoci e ridiamo la parola agli elettori per non far passare ancora malamente degli anni sulla nostra città e sui nostri concittadini. Ma non perdiamo più tempo perché faremmo del male ai nostri figli e a chi verrà dopo di noi.