Mondragone. Mazzata pesante per la mala mondragonese. Nella giornata di ieri il giudice Stravino ha emesso il verdetto per 9 imputati nell’inchiesta sulle estorsioni nella città domiziana. Le pene più elevate (30 anni di reclusione), sono state comminate a Lucio Cinalli e Simone Invito, quest’ultimo assolto dal tentato omicidio: la pena è tale per la continuazione con un’altra sentenza.
Inflitti 11 anni a Antonio Invito, 15 anni a Tommaso Della Valle, 6 anni e 8 mesi a Ferdinando Gallo, 3 anni e mezzo a Cinzia Russo, Rosanna Fragnoli e Maria Pagliuca. Le accuse sono quelle, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, armi ed estorsione.
L’inchiesta
Le indagini, volte ad arginare le attività illecite, prevalentemente estorsive, eseguite dal sodalizio criminale Gagliardi, Fragnoli, Pagliuca, operante nel territorio mondragonese, hanno avuto inizio nel Febbraio del 2014 ed hanno permesso di cristallizzare le condotte penalmente rilevanti realizzate dagli affiliati del citato clan camorristico soprattutto ai danni di imprenditori locali e di ditte edili impegnate nella realizzazione di lavori pubblici.
L’attività investigativa ha, altresì, permesso di individuare un’ associazione dedita al traffico ed alla vendita di sostanze stupefacenti (cocaina, crack, hashish e marijuana) con a capo i promotori del clan e alle dipendenze i numerosi pusher delle “piazze di spaccio” dislocate lungo il litorale mondragonese, che vede coinvolti la quasi totalità degli odierni indagati.
(nella foto Tommaso Della Valle e Simone Invito)