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L’ombra della malasanità sulla morte del magazziniere Gazzillo, scatta la denuncia

Caserta. Potrebbe esserci un caso di malasanità dietro la morte di Sandro Gazzillo, storico magazziniere rossoblu. Sono passati solo pochi giorni dal decesso di Sandro Gazzillo, da tutti stimato e conosciuto come storico magazziniere della Casertana F. C., che i familiari hanno dato subito mandato allo studio Legale De Siero avv. Benito, per vederci chiaro.

Ripercorriamo con ordine quelle che sono state le ultime settimane che hanno portato ad un inaspettato decesso dello storico magazziniere. Sandro, al fine di risolvere banali problematiche legate ad una cattiva circolazione degli arti inferiori, si ricovera il 7 gennaio presso l’A.O. di Caserta per sottoporsi ad un intervento in elezione, e quindi non di urgenza, di bypass addominale. Alla visita preoperatoria i sanitari della struttura non solo consideravano fattibile l’operazione ( le valutazioni circa il buon esito sono studiate sempre caso per caso) ma, inoltre, rappresentavano alla famiglia i bassi rischi legati all’intervento stesso. Giunto il giorno fissato per l’intervento, durante l’operazione i sanitari si accorgevano da subito che qualcosa non andava, tant’è che l’intervento anziché durare circa tre ore, come comunicato alla famiglia, durava 12 ore, durante il quale venivano anche rimossi gli Stent che al compianto Sandro gli erano stati impiantati negli anni precedenti per ovvie ragioni.

 

A seguito di questo primo intervento i sanitari, su sollecitazione della famiglia di Sandro, comunicavano che un arto, il sinistro, era stato compromesso tant’è che di lì a pochi giorni procedevano con l’amputazione dello stesso. Per il povero Sandro e la famiglia tutta questa notizia fu una doccia fredda. Quello che doveva essere un intervento di routine diventava il principio di un calvario il cui epilogo è ormai noto, ahimè, a tutti. Amputata la prima gamba, i sanitari comunicavano alla famiglia che, purtroppo, avrebbero dovuto amputare anche l’altra, per ragioni di cui ancora oggi non è dato sapere e che il legale della famiglia, avv. Benito De Siero, si avvarrà di ogni strumento per conoscere.

 

Travolti da questa sconvolgente notizia la famiglia supporta Sandro, il quale con grande forza di volontà, caratteristica che lo contraddistingueva, affronta l’ulteriore intervento di amputazione. A seguito di questo ultimo intervento i Sanitari comunicavano alla famiglia che chirurgicamente era andato tutto per il verso giusto e che da lì a poche settimane sarebbe stato dimesso. Purtroppo così non è stato perché nell’ultima settimana che precedeva le presunte dimissioni, la situazione clinica di Sandro improvvisamente ed inaspettatamente peggiora al punto tale da condurlo al decesso il giorno 19 febbraio. L’avv. De Siero, legale della famiglia dichiara:”Faremo chiarezza su quanto accaduto affinché il povero Sandro possa ricevere giustizia”.