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Casalesi, in manette padre e figlio. Sigilli alla sala scommesse di famiglia

L’aggiornamento

Casal di Principe. In attesa della conferenza stampa, emergono nuovi dettagli sull’operazione eseguita tra il Veneto e l’agro aversano. Gli arresti, come già scritto, sono 50: per ben 47 destinatari è scattata la misura del carcere. La voluminosa ordinanza è stata notificata – come riferito da “Il Gazzettino” – anche a padre e figlio: nella notte è stato fermato Luciano Donadio, 53 anni, ritenuto un referente del clan a Venezia; fermato anche il figlio Adriano Donadio, titolare di una sala scommesse che è stata sottoposta a sequestro. Coinvolto nell’inchiesta, oltre al sindaco di Eraclea e a un poliziotto in servizio a Jesolo, pure un avvocato.

 

Casal di Principe. Ci sono anche un sindaco e poliziotto tra i 61 destinatari delle misure cautelari emesse dal gip. Il primo cittadino finito in manette è Mirco Mestre, che regge il Comune di Eraclea, località balneare nei pressi di Venezia; l’agente invece opera al commissariato di Jesolo. Le forze dell’ordine però sono giunte anche nell’agro aversano e in particolare a Casal di Principe dove risiedono alcuni destinatari del provvedimento, compreso il 52enne Saverio C.: tra le accuse contenute nel provvedimento anche associazione a delinquere di stampo mafioso.

 

La soddisfazione di Salvini

“Cinquanta arresti e sequestri di beni per 10 milioni. È il bilancio dell’operazione anti-Camorra che ha fatto scattare le manette in Campania e in Veneto. Notizie di questo tipo vanno cominciare bene la giornata. Grazie alla Guardia di Finanza e alla Polizia, che hanno eseguito questa brillante operazione con il coordinamento della Dda di Venezia. Vogliamo inseguire i boss e i loro sporchi affari ovunque siano”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

 

Il primo lancio

Casal di Principe.  Colpo alla camorra infiltrata in Veneto. La Guardia di Finanza e la Polizia, coordinate dalla Dda di Venezia, stanno eseguendo 50 misure cautelari e 11 provvedimenti di obbligo di dimora e di altro tipo. Sequestrati anche beni per 10 milioni. Gli arresti sono scattati a Venezia, Casal di Principe, in provincia di Caserta, e in altre località. I destinatari del provvedimento sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso e altri gravi reati.

 

L’indagine è stata condotta dal Gico del nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste e dalla squadra mobile di Venezia. Dalle prime ore dell’alba sono impegnati per eseguire le misure cautelari oltre 300 uomini dello Scico della Gdf, dello Sco della Polizia e del nucleo di polizia economico-finanziaria di Venezia. I dati salienti dell’intervento saranno comunicati dal Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero de Raho e dal Procuratore Distrettuale di Venezia Bruno Cherchi in un incontro con la stampa alle ore 11,30 nei locali del tribunale di Venezia.