REGIONALE (Stefania Mastroianni). Ancora appelli per una catena di solidarietà. Come accaduto per il piccolo Alex, si cerca di fare lo stesso per Alessandro, 15enne di Airola (BN) colpito da un linfoma.
A chiamare in aiuto dei donatori per far fronte alle emotrasfusioni che sono necessarie al ragazzo, ricoverato presso l’ospedale pediatrico Pausilipon-Santobono di Napoli, è il parroco di Airola, don Liberato Maglione, guida della Comunità Santissima Annunziata.
Il parroco sottolinea che si ha bisogno di almeno tre donatori al giorno di sangue, per far sì che venga comunque assicurata la permanenza della riserva ematica in qualunque momento.
Che cos’è la malattia che ha colpito Alessandro
Il linfoma è un tumore che interessa il sistema linfatico e, più precisamente, i linfociti, cioè le cellule preposte alle difese nei confronti delle infezioni, che si trovano nei linfonodi (o ghiandole linfatiche), nella milza, nel timo e nel midollo osseo.
I linfomi sono classificati in due categorie, il linfoma di Hodgkin e il linfoma di non Hodgkin.
Catena di solidarietà
La tendenza a creare una rete solidaristica è un segno di fiducia nella scienza, prima di tutto, ma anche nell’umanità. L’una senza l’altra sarebbe perduta.
Alessandro ha quindi bisogno di medici e infermieri, ma anche di più persone possibili che possano aiutarlo a guarire dal tumore ematico che l’ha colpito.
Chi voglia donare può farlo contattando privatamente don Liberato Maglione o, in alternativa, rivolgendosi direttamente al personale sanitario del Santobono.