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Bambini a casa: la protesta delle mamme contro la “mala scuola”

CERVINO (Stefania Mastroianni). Non sono una novità, purtroppo, le condizioni in cui versano le strutture scolastiche pubbliche del territorio nazionale. Lo sanno bene le mamme dei bambini alunni dell’Istituto Comprensivo “E. Fermi” di Cervino che da tre settimane hanno smesso di accompagnare i loro figli a scuola per protestare contro il disservizio che la scuola sta riservando ai piccoli allievi. Un tempo che può essere dannoso per la loro formazione scolastica.

 

Inagibilità, infiltrazioni d’acqua piovana e sovraffollamento delle aule come conseguenze dei primi due problemi sono le motivazioni che hanno indotto le mamme a dire basta e a pretendere l’impegno delle istituzioni preposte.

 

Eventi davvero spiacevoli

 

Le mamme lamentano una serie di spiacevoli eventi che vanno a minare alla salubrità dei propri figli e alla efficacia dell’apprendimento; durante il corso dell’anno scolastico, infatti, gli allievi della scuola dell’infanzia hanno dovuto fare i conti con diverse emergenze: dapprima l’accoglimento degli alunni della scuola primaria dichiarata inagibile, poi la dichiarazione di inagibilità della stessa scuola dell’infanzia e, infine, le infiltrazioni d’acqua piovana, che hanno reso l’ambiente umido e denso di muffe. Ciò ha fatto sì che i bambini venissero spostati, alla ricerca di una migliore condizione, nell’atrio per un tempo provvisorio, dove si trovano a dover condividere uno spazio, di certo non funzionale e non pensato per l’apprendimento, con altri bambini di altre età e di altri plessi.

 

 

Le mamme sono quasi rassegnate, è una vergogna

 

La situazione, ritenuta inidonea all’attività scolastica, è stata denunciata a chi di dovere ma, avendo le madri ottenuto come risposta un’intimazione a quella che esse chiamano fatalismo e rassegnazione, le stesse hanno fatto presente il disagio al Commissario Prefettizio del Comune di Cervino, insieme al Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo.

Si attendono, pertanto, ulteriori sviluppi, si spera positivi, nel superiore interesse dei minori all’educazione.