Castel Volturno. Aprirà al pubblico e agli operatori il prossimo 18 febbraio Mater, il primo tempio di cremazione della provincia di Caserta. L’impianto è sorto nel nuovo cimitero di Castelvolturno, lungo la Strada provinciale 333, nell’ambito di un partenariato pubblico-privato tra il Comune e un operatore economico. Grazie alla sua posizione, potrà servirà un ampio bacino di utenti, che comprende l’Agro aversano, il basso Lazio e la periferia Nord di Napoli.
La struttura e’ stata inaugurata lo scorso 9 febbraio, con monsignor Salvatore Visco, arcivescovo di Capua, che ha officiato il rito della benedizione. “Tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai”: il presule ha citato il celebre passo della Genesi per spiegare ai tantissimi fedeli accorsi cosa pensa la Chiesa cattolica della cremazione dei defunti. “Ai cattolici è lasciata la la libertà di scegliere, quando è richiesta per ragioni igieniche, economiche o sociali. Ciò che la Chiesa raccomanda è che non si perda la consuetudine di seppellire le ceneri in un cimitero”, ha aggiunto Visco.
Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco della città Dimitri Russo, Salvatore Liquori per la società concessionaria Service Castel Volturno e il progettista dell’impianto, l’ingegner Vincenzo Caputo della Progeca. Il crematorio di Castel Volturno è un impianto all’avanguardia: il processo garantisce l’assoluto rispetto della salma, la tutela dell’identità e dell’integrità delle ceneri e la salvaguardia dell’ambiente. Il tempio dispone di una Sala del commiato, nella quale avverrà anche la consegna delle ceneri, e di una cappella da oltre 60 posti: un luogo consacrato, dove, su richiesta, potrà essere celebrato il rito funebre