SAN NICOLA LA STRADA (Stefania Mastroianni). Il sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere sui dodici pozzi per uso domestico e irrigazione a San Nicola La Strada, in località Piscina Rossa, per contaminazione da metalli pesanti, arsenico in primis, ha destato la preoccupazione dei cittadini, ancora una volta sotto scacco per questioni legate all’ambiente.
L’incubo “Terra dei fuochi” è ritornato o forse non se ne è mai andato. Il fatto che, stando ai primissimi rilievi effettuati, la concentrazione di sostanze ad elevata tossicità risalirebbe al periodo in cui era attiva la dimessa fabbrica Saint Gobain è davvero preoccupante.
A commentare l’accaduto con indignazione è l’onorevole Antonio del Monaco del Movimento 5 stelle che afferma: “Ancora una volta un disastro ambientale nella nostra martoriata terra. Non possiamo far finta di niente chiudendo gli occhi e tappandoci il naso. Stiamo lasciando alle generazioni future un habitat inquinato e forse senza soluzioni di bonifiche, frutto di un atteggiamento criminale.”
Quello che più evidenzia Del Monaco è la probabile omertà di taluni soggetti, tra cui enti pubblici, che non avrebbero assunto alcuna iniziativa utile a far fronte al disastro.
“Quello che più rattrista è che tutto ciò sembra così lontano da noi e facciamo finta che non esista sotto i nostri piedi o in ciò che mangiamo e beviamo. Bisogna alzare il tiro sulla cura dell’ambiente andando oltre il semplice discorso repressivo, ma sviluppando realmente un percorso culturale che abbia come pilastri fondamentali la promozione alla salute e la prevenzione.”conclude del Monaco proponendo una soluzione al problema.