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Picchiato nello studio dell’ex sindaco: “Non devi candidarti”. Setacciato pure il Cardarelli

Capua. Non un intervento a valle, ma una scelta a monte. Non c’è traccia di voto scambio nell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia che ha portato oggi all’arresto di Carmine Antropoli e di Francesco Zagaria, ma il clan si è comunque mosso per orientare le elezioni comunali del 2016, poi vinte da Eduardo Centore. Il clan Zagaria sarebbe stato coinvolto anche nella scelta dei candidati: è questo lo scenario emerso dall’ordinanza del gip.

 

Antropoli avrebbe fatto prendere a schiaffi da “Ciccio e Brezza” del clan suo complice un esponente politico per convincerlo a ritirare la candidatura nello schieramento di centrodestra, cosa che materialmente avvenne. È uno degli episodi contestati all’ex sindaco di Capua nonché esponente di spicco di Forza Italia, finito in carcere per concorso esterno in associazione camorristica, e contenuti nell’ordinanza d’arresto notificata questa mattina al medico del Cardarelli dai carabinieri del Reparto Territoriale di Caserta guidati da Nicola Mirante e Giovanni De Risi. Il fatto sarebbe avvenuto nello studio medico di Antropoli, in via IV Novembre, nella frazione di Sant’Angelo in Formis, nel periodo precedente alle elezioni comunali di Capua del 2016; secondo quanto accertato dagli investigatori coordinati dalla Dda di Napoli, l’imprenditore Francesco Zagaria avrebbe preso a schiaffi davanti ad Antropoli un avversario politico che si era candidato alla carica di consigliere, intimandogli di ritirarsi dalle elezioni, cosa poi avvenuta.

 

Per la Dda Antropoli avrebbe stretto un patto criminale non solo con Francesco Zagaria, detto “Ciccio ‘e Brezza”, dal nome della frazione di Capua dove risiede, referente del boss omonimo Michele Zagaria, ma anche con l’esponente della famiglia Schiavone Martino Mezzero. I carabinieri hanno accertato più di un incontro, sempre prima delle elezioni comunali del 2016, tra Antropoli e i due affiliati, in cui si parlava di politica e dell’appoggio da dare ai candidati di Antropoli. Due dei candidati eletti con molti voti al Consiglio comunale, Marco Ricci e Guido Taglialatela, sono indagati per concorso esterno in camorra. Peraltro sono ex consiglieri perché l’amministrazione di Capua è stata sciolta nel novembre scorso per le dimissioni del sindaco Edoardo Centore, provocate da un’inchiesta della procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

 

Carabinieri setacciano anche il Cardarelli

E’ in atto dalle 6 di questa mattina anche una perquisizione da parte dei carabinieri al reparto di Chirurgia dell’ospedale Cardarelli di Napoli, dove Antropoli lavora.  L’ex sindaco di Capua,56 anni  é considerato un apprezzato chirurgo del colon che, in questi anni, ha eseguito migliaia di interventi nell’ospedale Cardarelli di Napoli dove, dallo scorso aprile, è direttore della Chirurgia Generale 3. E’ socio della Società italiana di Chirurgia (SIC), della Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI), della Società Napoletana di Chirurgia, e della Società Italiana Polispecialistica dei Giovani Chirurghi. Insieme con altri colleghi ha pubblicato oltre un centinaio di articoli scientifici su riviste nazionali ed internazionali, è autore di 4 libri, di video di chirurgia e di una monografia di farmacologia clinica. Tra il 2003 e il 2008 è stato professore incaricato esterno di “Principi generali di chirurgia mininvasiva” presso Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale e la Scuola di Specializzazione in Chirurgia dell’Apparato digerente dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.

 

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