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“Ho visto Tony in cella: piangeva e chiedeva perdono”. Furia dei detenuti contro di lui

Cardito. E’ in isolamento Tony Sessoubti Badre, il 24enne accusato del terribile omicidio del piccolo Giuseppe. La direzione del carcere di Poggioreale ha deciso di tenerlo al riparo dalla furia degli altri detenuti: al suo arrivo in prigione sono infatti arrivate minacce da parte degli altri reclusi. Alla luce dell’alto rischio, il giovane è stato messo nel Padiglione Avellino, il reparto di massima sicurezza del penitenziario.

Il “mostro di Cardito” è stato anche visto in lacrime dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, in visita alla casa circondariale: “Oggi sono stato in visita al carcere di Poggioreale. Mi sono confrontato con i vertici della struttura #penitenziaria che nonostante le brutture con cui devono avere a che fare ogni giorno conservano una grande umanità. La direttrice sta anche facendo ridipingere i padiglioni con colori meno cupi grazie all’aiuto di alcuni detenuti che si sono offerti volontari per fare questo lavoro.”

“Ho incontrato anche diversi soggetti in isolamento tra cui il 24enne Tony Sessoubti Badre che ha massacrato di botte due figli della compagna a Cardito uccidendo il piccolo Giuseppe e riducendo la sorellina in condizioni pietose. Quando mi ha visto piangeva e chiedeva perdono. Non sono riuscito a provare alcuna pietà per lui. Personalmente credo che chi uccide è un mostro in particolare se si tratta di bambini e merita una condanna durissima senza alcuna attenuante.”