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Usura al 100% annuale, fratello dell’ex boss nei guai: risarcirà le vittime

Marcianise. Finisce con una condanna alleggerita, ma con una grossa somma da pagare la vicenda processuale di Claudio Buttone relativa al giro di usura messo in piedi a Marcianise. In questi giorni sono state rese note le motivazioni con cui la Seconda Sezione dela Corte di Cassazione ha condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione per usura il 37enne, fratello dell’ex ras Bruno Buttone, col quale ha poi condiviso la scelta della collaborazione con la giustizia.

 

Per lui già in Appello era stata esclusa l’aggravante del metodo mafioso, dopo che in primo grado era stato condannato proprio col fratello Bruno a 2 anni. Due le vittime del giro di strozzo messo in piedi, secondo la Procura dai Buttone, ai quali erano costretti a versare tassi di interesse sul prestito del 7/8% mensile. In un anno in pratica dovevano restituire già due volte la somma prestata.

 

Buttone si è appellato alla Cassazione per ottenere la rideterminazione della pena sia tenendo conto della scelta collaborativa che della continuazione con un altro procedimento per tentata estorsione. Il ricorso è stato dichiarato inammissibile e per Buttone junior, oltre alla condanna a 1 anno e 4 mesi, ci sono anche le spese delle due vittime, costituitesi parte civile, da coprire: dovrà liquidare – secondo gli ermellini – 4250 euro oltre al 15% come spese forfettarie.