Casapesenna/Casal di Principe. “Noi del clan restammo un po’ interdetti quando fu eletto sindaco a Casapesenna Giovanni Zara, che era dichiaratamente contro la camorra”. Lo ha dichiarato il neo collaboratore di giustizia Nicola Schiavone, figlio del capoclan dei Casalesi Francesco “Sandokan” Schiavone, parlando da un sito riservato in video-conferenza al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dove è in corso il processo sulle infiltrazioni del clan nel Comune di Casapesenna, paese natale del boss Michele Zagaria; questi è imputato per violenza privata con l’aggravante mafiosa insieme all’ex sindaco omonimo Fortunato Zagaria e all’ex consigliere comunale Luigi Amato.
Zagaria gestiva il Comune
Parte offesa è l’ex sindaco Giovanni Zara, primo cittadino di Casapesenna per dieci mesi tra l’aprile 2008 e il febbraio 2009, quando fu sfiduciato dalla sua stessa maggioranza; per la Dda di Napoli la “caduta” di Zara sarebbe stata voluta dal boss Zagaria, a causa della politica di contrasto al clan portata avanti da Zara e perché questi, più volte in pubblico, aveva auspicato che il boss, allora latitante, fosse catturato. Schiavone jr, tra i reggenti dei Casalesi tra il 2004 e il 2010, ha confermato che “era assodato nel clan che Michele Zagaria gestisse il suo comune, quello di Casapesenna, attraverso Fortunato Zagaria, che è stato sindaco per parecchi anni. Quando Zara fu sfiduciato commentammo la cosa io, Antonio Iovine e Nicola Panaro; non parlai con Zagaria ma sapevamo che c’era lui dietro la sfiducia. Lo avevamo fatto anche noi a Casal di Principe tanti anni prima con Renato Natale, sindaco a noi contrario che facemmo sfiduciare.”