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Beni del clan Belforte, ultima udienza

Marcianise. Si è tenuta questa mattina davanti alla seconda sezione, collegio A del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, l’ultima udienza del processo sui beni del clan Belforte. Il dibattimento si è chiuso con le discussioni dei legali degli imputati, tra i quali l’avvocato Giuseppe Foglia: l’udienza è prevista per fine aprile.

 

I giudici sono chiamati a esaminare le posizioni di Salvatore Belforte, figlio del boss Domenico; di Giovanna Allegretta, moglie del fratello Camillo e del padre di quest’ultima Antonio Allegretta.

Il sostituto procuratore nel corso della requisitoria di un mese e mezzo fa aveva invocato per Belforte e i due Allegretta 6 anni di reclusione ciascuno. Per il quarto sotto processo, Merola, il pm aveva già invocato l’assoluzione.

 

Gli imputati sono tutti accusati di interposizione fittizia di beni, aggravata dalla finalità mafiosa per aver favorito il clan Belforte di Marcianise. I quattro sono stati processati con l’ordinario; l’altro imputato, Camillo Belforte, ha scelto l’abbreviato. La Dda ritiene che alcune proprietà, tra le quali una vettura e una ditta edile, la Cami, siano state intestate a prestanome per evitare sequestri.