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Giuseppe ucciso a mani nude, trasferita l’altra sorellina. Il profilo di Tony: “Lo conoscevamo”

Di 28 Gennaio 2019Febbraio 7th, 2019Cronaca, Napoli Nord

Cardito. Davanti all’ingresso dell’edificio di Cardito, dove nel pomeriggio di ieri si è consumata la tragedia, qualcuno in mattinata ha deposto un fascio di fiori, in ricordo del bambino morto in maniera violenta. L’appartamento dove il piccolo viveva con i suoi fratellini, la mamma di 31 anni, ed il compagno di quest’ultima, è sotto sequestro perché gli investigatori dovranno tornare in quella casa. Ad uccidere il bimbo a mani nudi, a calci e pugni con un violenza cieca, secondo l’ipotesi formulata dagli investigatori, è stato il compagno della mamma, Tony Essoubti Badre, di 24 anni. Tony, che dalla scorsa notte è in stato di fermo, è nato ad Acerra, figlio di un cittadino del Marocco e di una donna del posto. E’ indiziato di omicidio aggravato e di tentato omicidio. Ha vissuto sempre in zona svolgendo l’attività saltuaria di ambulante.

 

“Non è un cattivo ragazzo, è molto educato – dicono alcuni anziani che sono dinanzi al bar a pochi passi dall’ingresso dell’edificio dove si è consumata la tragedia – lo vedevamo passare sempre velocemente. Salutava, qualche parola ed andava via”. Sul balcone dell’appartamento, posto all’interno di un vecchio palazzo del centro storico, a pochi passi dal palazzo comunale di Cardito, c’è solo una bicicletta del bambino ucciso e il passeggino della più piccola dei tre fratellini, che è rimasta illesa. L’altra sorella di otto anni è ricoverata in ospedale: le sue condizioni sono in miglioramento. Intanto, i vicini di casa si affrettano a dire che se avessero notato qualcosa di strano sarebbero intervenuti subito: “I bambini sono tutti figli nostri e se avessimo visto qualcosa saremmo intervenuti”. La mamma dei tre bimbi è originaria della penisola sorrentina e si era trasferita a Cardito proprio per stare con Tony.

 

“La sorella più piccola, rimasta illesa, di questa famiglia devastata dalla tragedia di ieri è in una struttura assistenziale ed è stata visitata questa mattina dai nostri servizi sociali, stiamo mettendo in campo tutte le azioni per aiutare i bambini di questa famiglia”. Lo ha detto Giuseppe Cirillo, sindaco di Cardito, che oggi è stato all’Ospedale Santobono di Napoli per verificare le condizioni della bambina di sette anni rimasta ferita ieri in una tragedia familiare in cui ha perso la vita per le percosse suo fratello maggiore. Cirillo ha raccontato di conoscere Tony Badre, il compagno della madre dei bimbi arrestato dalle forze dell’ordine, perché “accompagnava qualche anno fa sua madre che aveva avuto degli incontri con i servizi sociali, per vicende poi risolte. Era una persona che aveva avuto dei problemi ma non c’erano segni che si potesse arrivare a tanto, io stesso lo incrociavo spesso in strada, non c’erano segnali anomali”.

 

Cirillo ha preannunciato che nel giorno dei funerali del piccolo morto ieri sarà proclamato il lutto cittadino e che “metteremo in campo tutto quello – ha detto – che ci mette a disposizione la legge. Non si può morire così. La madre? Non ho notizie, stamattina sono venuto con la nostra dirigente dei servizi sociali solo per capire se la bambina ferita sia in buone mani e ci siamo tranquillizzati, ma tutta la nostra comunità è scossa. Stamattina i cittadini mi fermavano in strada per offrire la loro disponibilità a stare vicini a questa famiglia”.