San Cipriano d’Aversa. Quattro condanne. Si è conclusa ieri la requisitoria del pubblico ministero della Dda per l’omicidio di Luigi Diana, il fioraio di San Cipriano assassinato dal clan dei Casalesi per vendetta il 29 maggio 1992.
A quasi 27 anni dall’omicidio il sostituto procuratore ha invocato l’ergastolo per Francesco Carannante e 16 anni ciascuno per Raffaele, Pietropaolo e Salvatore Venosa, attualmente tutti collaboratori di giustizia.
L’omicidio avvenne davanti al cimitero di San Cipriano durante la faida tra la famiglia sanciprianese dei Venosa e quella casalese degli Schiavone. Il fioraio pagò con la vita proprio una presunta amicizia con alcuni esponenti del clan rivale. I sicari lo freddarono esplodendo al suo indirizzo diversi colpi di arma da fuoco con un fucile a canne mozze.
(Nella foto Pietropaolo, Salvatore e Raffaele Venosa e Francesco Carannante)