Vairano Patenora. La terribile notizia arriva dopo un mese di dolore e speranze. Assunta Paolino non ce l’ha fatta: la donna raggiunge lassù, lontano dall’orrore di questa vita terrena, il marito Mario Laurenza e le adorate figlie Rosanna e Antonella. Sale a cinque il numero delle vittime della folle strage in cartolibreria, sei contando anche l’uomo che ha causato questa mattanza senza senso.
Non ci sono più superstiti nella carneficina di Vairano Scalo: le cinque vittime sono state uccise dalla furia di Marcello De Prata, poi suicidatosi dopo aver sparato all’intera famiglia della moglie nella cartolibreria.
Assunta Paolino, è rimasta ricoverata al San Rocco di Sessa Aurunca, dove è cominciato il suo calvario. Ha provato a resistere, ma i cinque proiettili non le hanno lasciato scampo. Sul corpo della donna è stata disposta l’autopsia: dopo l’esame autoptico, Assunta tornerà a Vairano Scalo. L’ultimo straziante saluto di una comunità travolta ad un orrore senza fine.
La ricostruzione della folle strage
Voleva sterminare la famiglia che, a suo dire, gli aveva rovinato la sua vita affettiva il 52enne Marcello De Prata, il finanziere del Comando provinciale di Napoli che lo scorso 15 novembre, a Vairano Patenora, ha ucciso a colpi di pistola la moglie e la cognata, ferendo anche i suoceri (tuttora ricoverati in gravi condizioni), per poi togliersi la vita. Il fatto è avvenuto nella cartolibreria gestita dalla moglie e dai familiari, molto nota a Vairano essendo ubicata nella centrale via Roma.
I carabinieri della Compagnia di Capua, hanno accertato che la moglie del militare, la 45enne Antonella Laurenza, aveva avviato le pratiche per la separazione; un passo che l’uomo non aveva mai accettato e che attribuiva ai consigli che la moglie riceveva dalla sorella Rosanna, anch’essa travolta dalla furia cieca del 52enne. Per questo De Prata ha deciso di rompere gli indugi e fare una strage, colpendo nel negozio della famiglia della moglie, dove sapeva avrebbe trovato i suoi bersagli, suoceri compresi. Il sottufficiale delle Fiamme Gialle, con la sua pistola d’ordinanza, una Beretta calibro 9×19, è così entrato nell’esercizio iniziando la mattanza, e scaricando tutti i tredici proiettili che componevano il caricatore.
Ha prima ucciso moglie e sorella di quest’ultima, la 43enne Rosanna, colpendole al volto e al petto, quindi ha proseguito a sparare verso i suoceri, ferendoli, e poi ha risparmiato l’ultimo proiettile riservandolo a sé stesso; De Prata è deceduto mentre i sanitari cercavano di rianimarlo. Nelle settimane successive sono morti purtroppo anche i genitori delle due vittime. Nel negozio non c’erano i figli del finanziere e della Laurenza, un ragazzo maggiorenne e una 13enne, né la figlia minore di Rosanna.