Santa Maria Capua Vetere/Grazzanise. Dall’assoluzione alla condanna choc. Il pentimento di Nicola Schiavone, figlio di Sandokan, ha avuto l’effetto di un tornado sulla vicenda giudiziaria del re del pane Gianni Morico. Dopo essere stato scagionato in primo grado, infatti, questa mattina per l’ex patron del Gladiator la Corte d’Appello ha fissato la pena in 6 anni e 8 mesi di reclusione, esattamente la stessa condanna invocata dal procuratore generale.
Rispettata la richiesta formulata nella requisitoria anche per il fratello Vincenzo Morico e per Salvatore Rocco, entrambi condannati a 2 anni e 4 mesi ciascuno. Condanne pesanti anche per Pasquale Fontana (14 anni, in continuazione) e per Nicola Del Villano (10 anni). Nel corso della requisitoria per entrambi erano stati chiesti 10 anni. Gli imputati sono di San Cipriano, Grazzanise, Santa Maria Capua Vetere e Cancello Arnone.
Prima della requisitoria del procuratore generale ha tenuto banco la testimonianza del neo collaboratore di giustizia Nicola Schiavone: il figlio di Sandokan ha detto di non aver mai avuto rapporti diretti col “re del pane”, ma di aver saputo dagli affiliati sammaritani che era a disposizione soprattutto per cambiare assegni. Il titolare della catena di alimentari del Casertano era stato assolto in primo grado, ma la Dda di Napoli aveva presentato ricorso contro quella decisione. Era in secondo grado lo scenario si è incredibilmente capovolto.