Maddaloni. Tre elezioni inquinante dalla pratica del voto di scambio, altrettanti pentiti pronti a vuotare il sacco. E tanti omissis nelle 145 pagine dell’ordinanza siglata dal gip Alfano e che pone da mercoledì agli arresti domiciliari i fratelli Eduardo, Giovanni e Teresa Esposito e la madre Carmela Di Caprio. La punta dell’iceberg all’apparenza di un sistema che, secondo un collaboratore di giustizia, coinvolgerebbe in realtà anche altri politici maddalonesi. Dichiarazioni mai riscontrate, visto che, ad eccezione di Teresa De Lucia, nessun altro candidato figura tra gli indagati.
Il pacchetto: 10mila euro per due consiglieri e il sindaco
Alcuni di loro sono stati nominati dal collaboratore di giustizia Michele Lombardi nell’interrogatorio del 30 agosto 2016, parte integrante del provvedimento cautelare eseguito dalla squadra mobile. Si parla della tornata elettorale che portò alla vittoria di Rosa De Lucia: “in occasione del primo turno per l’appoggio del clan ai due consiglieri ed al sindaco De Lucia, Santangelo mi ha consegnato la somma di 10.000 euro in due tranche di 5.000 euro. Con questi soldi noi del clan, avremmo dovuto garantire i voti per i consiglieri Di Rosa e Cafarelli e per il sindaco De Lucia, da parte dei residenti nelle palazzine popolari di via Feudo e via Napoli, anche se prevalentemente io dovevo impegnarmi per gli abitanti del rione popolare di via Feudo, in quanto in via Napoli vi era Esposito Eduardo, fratello di Antonio che avrebbe garantito lui per la sorella, Esposito Teresa, e per il sindaco De Lucia…”. Ad eccezione degli Esposito (e dell’ex sindaco De Lucia coinvolta nella prima tranche della Tangentopoli maddalonese) nessuno dei candidati citati risulta indagato per le accuse mosse dal pentito.
L’investimento mostruoso di un imprenditore
Lombardi indica imprenditori che avevano investito 300mila euro “nella campagna elettorale del candidato a Sindaco De Lucia”. Come consiglieri comunali avevano indicato diversi nomi, tra i quali anche Teresa Esposito. Significative sono le dichiarazioni rese da Lombardi già nel marzo 2016 ed approfondite in quelle del 27 giugno 2016 riguardo ai favori conseguiti dalla famiglia Esposito per l’appoggio del clan nella campagna elettorale che aveva consentito l’assunzione di Esposto Eduardo presso una ditta di smaltimento di rifiuti:“Durante la campagna elettorale avevano promesso a noi del clan posti di lavoro ma poi io non ho potuto fare più nulla perché nel luglio del 2013 sono stato arrestato. L’unica persona che è stata assunta è Eduardo Esposito fratello di Teresa e Antonio che è stato assunto nella ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti soldi urbani a San Nicola la Strada, che se non ricordo male ha avuto rapporti anche con il comune di Maddaloni”.