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E’ ai domiciliari: carabinieri entrano in casa e trovano atti falsi e timbri del Comune

Capodrise. Agli arresti domiciliari lo aveva messo il gip e lì lo hanno trovato. Il fatto curioso è che nell’abitazione di Vincenzo Cicala, 51 anni, di Capodrise, i carabinieri hanno trovato qualcosa di molto strano. Si tratta di una serie di timbri, risultati poi contraffatti e che recavano il marchio, perfettamente imitato del suo Comune di residenza, Capodrise appunto. Insieme ai timbri le forze dell’ordine hanno requisito anche dei documenti.

 

La scoperta è stata fatta questa mattina dai carabinieri della stazione di Macerata Campania, guidata dal maresciallo Baldassarre Nero. I militari dell’Arma si sono recati nell’abitazione di Cicala per un controllo: l’uomo era regolarmente ai domiciliari, ma dall’ispezione sono saltati fuori degli elementi interessanti. Su tutti i già citati timbri dell’Ente capodrisano, poi dei documenti anch’essi contraffati.

 

L’intero materiale è stato requisito dai militari dell’Arma, anche se al momento non sono stati presi provvedimenti. La scoperta porterà sicuramente ad un supplemento di indagine e a possibili nuovi sviluppi. Cicala era stato fermato il 24 novembre scorso nell’ufficio postale di Recale dove era stata sventata dai carabinieri una possibile truffa: il 51enne aveva violato l’obbligo di dimora a Capodrise.

 

Vincenzo Cicala