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TUTTI I NOMI. Spaccio, Riesame ha deciso per 7. Un marcianisano lascia il carcere

Marcianise/Caivano.  Sei conferme e soltanto una concessione. Nella giornata di ieri Giuseppe Serino, 36 anni, ha lasciato il carcere dopo due settimane di detenzione. Il tribunale del Riesame di Napoli, accogliendo l’istanza dei suoi legali, ha infatti commutato la misura del carcere in quella degli arresti domiciliari, cui peraltro “a Gallina” (soprannome col quale viene indicato anche negli atti in possesso della Dda di Napoli) era già sottoposto.

 

Serino ha dunque fatto ritorno nell’abitazione di viale della Vittoria a Marcianise dove resterà recluso, anche in virtù di un precedente arresto per droga. Diversa sorte, invece, per gli altri sei destinatari della misura cautelare eseguita dalla squadra mobile di Napoli. Sono tutti caivanesi: si tratta di Pasquale Fucito detto “Shrek” e referente dello spaccio nel Parco Verde; Domenico Sabatino; Rosa Amato alias “Rosetta ‘a Terrorist”; Vincenzo Bellezza; Luigi D’Ambra e Massimo Di Martino. A nessuno dei ricorrenti il Riesame ha riconosciuto la possibilità di una misura meno afflittiva rispetto a quella decisa dal gip Egle Pilla.

 

Resistono le dichiarazioni dei pentiti

Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile, hanno documentato l’esistenza e l’operatività di una ramificata organizzazione criminale dedita al traffico e alla cessione di sostanze stupefacenti, promossa e diretta da Rosa AMATO alias “Rosetta a terrorist” e dai figli Domenico SABATINO e Vincenzo BELLEZZA, attiva svolta, prevalentemente, all’interno del Parco Verde di Caivano.

Le investigazioni, supportate dalle attività tecniche e dal contributo dichiarativo di collaboratori di giustizia, hanno accertato il ruolo rivestito da ciascuno degli associati con una precisa suddivisione e distribuzione di ruoli e di compiti.

Le intercettazioni hanno evidenziato con chiarezza che gli indagati avevano la continua disponibilità di sostanza stupefacente destinata alla distribuzione all’interno della piazza di spaccio, sita nel Parco Verde e che all’interno di tale piazza venivano vendute sostanze di diverso tipo, in particolare cocaina, crack e hashish.

 

Stipendio settimanale pure alle vedette

 

La vendita al minuto della sostanza stupefacente sul territorio di Caivano si realizzava attraverso un preciso sistema collaudato: un’attenta predisposizione di “ turni di servizio da parte di coloro che svolgevano il ruolo di pusher e/o vedette in modo da assicurare la operatività continua della piazza di spaccio anche nelle ore notturne; l’adozione di cautele idonee ad ostacolare l’attività di indagine delle Forze di Polizia; il reperimento di liquidità finanziaria per garantire l’acquisto di sostanza ed azioni per il recupero dei crediti vantati nei confronti dei singoli spacciatori;
la corresponsione di uno stipendio settimanale ai venditori ed alle vedette.