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Cinque condanne per due omicidi, mazzata al clan

Casal di Principe/Villa Literno/Castel Volturno. Cinque condanne per due omicidi: sedici anni dopo la Corte di Cassazione mette la parola definitiva su due episodi della stagione del terrore che insanguinò l’agro aversano e sprattutto il liternese. Nei giorni scorsi sono state rese note le motivazioni con cui la Prima Sezione Penale della Suprema Corte ha confermato 5 condanne.

 

Cristalizzate le pene di 30 anni per Giovanni Letizia; 30 anni per Franco Letizia; 24 anni per Luigi Grassia; 22 anni per Nicola Verolla e 12 anni per Antonio Verde. Sono di Aversa, Lusciano e Casal di Principe. Respinti dunque dagli ermellini tutti i ricorsi ad eccezione di quello di Luigi Grassia che ha ottenuto un abbassamento di 2 anni della pena di  secondo grado per la prescrizione di un reato (sentenza annullata limitatamente a quel capo ma senza rinvio).

 

L’uccisione di Augusto Negri avvenne a Villa Literno nel settembre 2001 nel pieno della faida tra i Casalesi e il gruppo Tavoletta: la vittima venne attirata in trappola e uccisa nei pressi della stazione ferroviaria liternese. L’assassinio di Carmelo Giardina, titolare del bar Sicilia, avvenne sempre nel gennaio 2002 a Castel Volturno: i killer si appostarono in un locale vicino a quello della vittima.

 

(nel riquadro Giovanni Letizia)