Mondragone. In attesa dell’esame autoptico e dei funerali continua a tingersi di giallo l’omicidio di Salvatore De Rosa, il 57enne assassinato a Pescopagano nella notte tra sabato e domenica. Il primo sospettato era un tunisino di circa 50 anni che però è stato completamente scagionato risultando estraneo ai fatti: l’uomo, ascoltato dai carabinieri della Compagnia di Mondragone, ha chiarito la sua posizione, fornendo un convincente alibi ai militari dell’Arma .
L’ipotesi degli investigatori, pur virando su altri, non si discosta molto dalla prima ricostruzione: il delitto sarebbe, infatti, comunque avvenuto al termine di una lite. L’assassino e la vittima si conoscevano e quest’ultimo è andato a cercare De Rosa con un fucile carico: è stato proprio il colpo partito da quell’arma a uccidere il 57enne.
Nelle prossime ore sarà effettuato l’esame autoptico e la salma sarà restituita ai familiari per il rito funebre. De Rosa era originario di Napoli, ma risiedeva da anni a Mondragone dove lavorava saltuariamente in una pescheria. I carabinieri hanno fin da subito escluso che il delitto possa essere maturato all’interno di dinamiche criminali.