Caserta. Nella mattinata del 14 novembre 2018., all’esito di un’indagine diretta da questa Procura
della Repubblica e delegata alla Polizia di Stato di Caserta, sono stati arrestati e sottoposti agli
arresti domiciliari il 43enne NAPOLITANO Erasmo, originario del napoletano, e il 32enne
CANNAVALE Vincenzo, di questa provincia.
L’arresto, eseguito in esecuzione di Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa il 12
novembre u.s., dal GIP del Tribunale di S. Maria Capua Vetere, rappresenta l’epilogo di un
percorso investigativo che, sviluppato dalla Squadra Mobile di Caserta, ha permesso di
documentare e attribuire agli arrestati molteplici condotte di rapina aggravata e porto di oggetti
atti ad offendere, commesse su territorio casertano nel giugno di quest’anno, peraltro in un arco
temporale estremamente ristretto (appena tre giorni).
Le indagini, supportate da numerose acquisizioni documentali, tra cui le denunce delle
parti offese e le dichiarazioni di persone informate sui fatti, talvolta con individuazioni
fotografiche, sono state corroborate dall’attenta analisi di numerose videoriprese che,
estrapolate dagli impianti di videosorveglianza presenti nei luoghi interessati dalle rapine,
hanno permesso di identificare gli indagati.
In particolare veniva a accertato che i rapinatori indossavano specifici indumenti (un
cappelline, scarpe da ginnastica, una felpa con cappuccio e una camicia), utilizzavano armi
improprie per la commissione dei fatti (un piede di porco, un attrezzo tipo “girabecchino” e una
catena) ed un’autovettura con la quale si spostavano, tutti beni rinvenuti poi nella disponibilità
degli arrestati.
Allo stesso tempo, è stato ricostruito fedelmente il modus operandi adottato, praticamente
sempre uguale. I delinquenti, infatti, verosimilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti,
raggiungevano l’esercizio commerciale o le vittime scelte, agendo l’uno da esecutore e l’altro
da ed. “palo”.
Nell’ultimo – in ordine di tempo – degli episodi delittuosi commessi dagli arrestati, per cui
sono stati arrestati e già condannati in primo grado, i due, subito dopo un tentativo di rapina, si
sono resi protagonisti dell’investimento di un Agente di Polizia, che aveva tentato di fermarli, e
di una pericolosa fuga con successivo inseguimento, culminato con l’esplosione di un colpo
d’arma da fuoco da parte dell’Agente di Polizia Giudiziaria, che, centrando un pneumatico,
impediva la foga ai criminali.
Peraltro, anche dopo l’arresto forzato della macchina, anziché arrendersi, i fuggitivi
hanno ingaggiando una colluttazione con i poliziotti che, nel frattempo, erano sopraggiunti per
dar man forte al collega. Solo alla fine, dopo aver arrecato lesioni a ben cinque operanti, i
criminali sono stati bloccati e arrestati.
All’esito della richiesta del P.M. di custodia cautelare, in carcere, il Gip del Tribunale di
Santa Maria Capua Vetere disponeva la misura coercitiva degli arresti domiciliari.