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La lettera struggente dei genitori di Vincenzo. I ricordi di una vita

Parete. Una lettera struggente quella che sta circolando sul web e scritta dai genitori di Vincenzo Ruggiero, il ragazzo di Parete, assassinato e fatto a pezzi per una storia di gelosie e ricatti a soli 25 anni.

 

Il piccolo Vincenzo

 

“Nel 1992 è nato Vincenzo un bambino di 5 Kg bello come il sole è il terzo dei miei figli già da subito era un bambino tranquillo e mangione , sempre sorridente e pieno di vita . Poco più di un anno già camminava è un giorno io dissi ai ragazzi di risistemare la loro cambretta dai giocattoli e dopo un po’ venni chiamato dal portiere che mi disse Maria guarda qui giù , (io abitavo al quarto piano in un palazzo a Montesanto a Napoli) , e Vincenzo venne e mi disse mamma pulito , infatti nella camera non c’era più un giocattolo ,si aveva messo tutto a posto ma fuori dalla finestra , un genio , un altra volta aveva appena tre anni e il papà portò a casa un pc io cercavo dei giochi senza riuscirci e lui non so come li trovo , io gli chiesi come aveva fatto e lui così e così ,le risate e lo stupore mio e del papà era molto diligente faceva dei guai, una volta fece un buco nel muro solo con un dotino ?i fratelli lo volevano bene già nella culla lo facevano ridere specie Roberto il fratello più grande , mai avuti problemi per mangiare era di buon appetito ringraziando Dio nessuno di loro ne ha dati ,li obbligavo a parlare italiano per il loro bene e futuro , ho sempre adorato i miei figli e molto ligia alle regole di vita e di comportamento avevano gli orari per giocare per mangiare e per andare a letto senza obblighi ma regole perché la vita è fatta di regole e bisogna impararle da piccoli .avevamo fatto il menu settimanale insieme hai ragazzi in modo che si variava , è un giorno alla settimana in cui era dedicata alla famiglia , per vivere bisogna lavorare e non si può stare sempre insieme al papà e così ci siamo ritagliati un giorno tutto per loro”.

 

 

“Come tutti i bambini litigavano ma non più di tanto , una volta siamo andati a Trento e per tutto il viaggio per tenere tranquillo Vincenzo doveva mangiare ??. Vincy era piccolo e siamo andati andati a Venezia e davamo da mangiare ai colombi , mio marito mise un po’ di mai su Vincenzo per attirare i colombi ma Vincy se lo mangiava lo facemmo scendere dal carrozzino e dovemmo corrergli dietro per tutta piazza San Marco . È sempre stato un bambino molto intelligente come tutti i miei figli , educati al massimo e rispettosi del prossimo , essendo cresciuta un Germania ho delle mie idee di comportamento che ho trasmesso hai miei figli , li ho cresciuti con tutto l’amore di questo mondo insegnandogli di non (fare del male se non vuoi esserlo fatto )”.

 

In discoteca con lui

 

“L’omosessualità di mio figlio non è mai stato un problema un genitore si accorge di determinate situazioni dei figli , già da piccolo a sempre avuto modi gentili , un ragazzo affettuoso amava essere coccolato . Da grande per non fargli pesare il come oggi in una famiglia che hanno un ragazzo / a omosessuale creano problemi ai propri figli , io per non creagliene intuendo sono andata a ballare nelle discoteche gay con mio marito per far capire a Vincy che non mi importava delle sue preferenze sessuali e che comunque fosse rimaneva sempre nostro figlio”.