Caserta. E’ caccia serrata al ladro che ieri sera ha provocato con la sua fuga l’inseguimento da parte del vice-brigadiere dei carabinieri Emanuele Reali, che è stato poi travolto e ucciso da un treno regionale a poche centinaia di metri dalla stazione di Caserta. Un complice del ladro, anch’egli in fuga, era stato fermato poco prima dai colleghi del militare.
I due facevano parte di una banda di quattro uomini, tutti del Napoletano, sorpresi ieri pomeriggio dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Caserta poco dopo aver svaligiato un appartamento in un parco della zona sud del capoluogo; due ladri sono stati subito fermati, gli altri due sono fuggiti inseguiti dai militari. Sotto choc i colleghi di Reali, e l’intero Comando Provinciale dell’Arma in via Laviano, dove oggi si respira grande tristezza.
“Era un carabiniere modello – dice un collega emozionato – e non sono parole di circostanza. Emanuele amava il suo lavoro, e lo ha fatto fino in fondo con passione, inseguendo un ladro”. Reali è stato tradito dai binari bagnati, probabilmente ha perso l’equilibrio mentre cercava di raggiungere il ladro e non ce l’ha fatta ad evitare l’investimento.
A piangere il 34enne carabiniere che aveva moglie e due figlie di uno e quattro anni ci sono molte comunità. Emanuele era nato a Rieti, poi si era trasferito nel Casertano per lavoro con la famiglia; la moglie era di Piana di Monteverna, ma la coppia viveva con le bimbe in una villetta di un tranquillo condominio di via Mameli a Bellona. Proprio a Piana di Monteverna si terranno i funerali venerdì pomeriggio (ore 17), e qui, al Comune, è stata allestita la camera ardente. Il sindaco di Bellona Filippo Abbate parla di “una tragedia che ci ha sconvolto. La famiglia Reali era integrata benissimo von la nostra comunità e aveva ottimi rapporti di vicinato. Una famiglia serena e felice”.