Santa Maria Capua Vetere. Si è chiuso dopo oltre trentasei ore, con il rientro di uomini e mezzi in caserma, l’intervento dei vigili del fuoco di Caserta allo Stir di Santa Maria Capua Vetere, l’impianto pubblico di rifiuti interessato giovedì sera da un rogo di probabile origine dolosa. In fiamme circa 7mila metri cubi di rifiuti, di tipo indifferenziato, che erano destinati al termovalorizzatore di Acerra.
I funzionari del Comando Provinciale di Caserta, guidati da Luciano Buonpane, non hanno riscontrato problemi al sistema antincendio dello stabilimento, anzi si sono serviti di parte dell’acqua custodita nelle vasche in dotazione allo Stir, che serve proprio ad intervenire nel caso di roghi.
Gli inquirenti della Procura di Santa Maria Capua Vetere e gli investigatori della Polizia di Stato stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza. Giovedì lo Stir era chiuso e a sorvegliarlo c’erano due lavoratrici che ogni due ore giravano per il sito fotografando con un tablet la situazione.
La posizione del Comune
Confermata la matrice dolosa anche dall’amministrazione Mirra che poche ore fa ha pubblicato una nota ufficiale sulla vicenda: “Si è tenuto ieri pomeriggio in Prefettura il comitato di ordine pubblico e sicurezza avente all’ordine del giorno l’incendio presso lo Stir di Santa Maria Capua Vetere e quelli verificatisi negli ultimi tempi in vari siti di trattamento rifiuti. Il comitato è stato convocato ad horas dal Prefetto di Caserta, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Costa, della Senatrice Moronese e del vice presidente della Regione Campania Bonavitacola e allargato con la presenza di vigili del fuoco, Asl e Arpac e del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere la Dott.ssa Troncone che sta coordinando le indagini per accertare la causa dell’incendio e individuarne i responsabili.
In attesa dello sviluppo delle indagini, grazie anche alla visione dei filmati della videosorveglianza interna, allo stato sono stati evidenziati, anche dagli stessi vigili del fuoco intervenuti, elementi che, anche alla luce di quanto verificatosi recentemente presso altri impianti del territorio, portano nella direzione di una matrice dolosa, che potrebbe rientrare in una regia unica che mira a creare una nuova emergenza rifiuti.
Il Ministro Costa ha evidenziato l’attenzione del Governo, in sinergia con i Ministeri alla Difesa e agli Interni, e la disponibilità a rafforzare la vigilanza dei siti sensibili con l’esercito nonché con un distacco di 100 carabinieri nelle province di Caserta e Napoli per la tutela ambientale.
Arpac e Asl, per quanto di loro competenza, su specifiche richieste del Ministro Costa e dei sindaci di Santa Maria Capua Vetere e di San Tammaro, hanno verbalizzato che “sulla base dei dati attualmente rilevati e disponibili – si legge – non sussistono elementi di preoccupazione per le comunità direttamente interessate” con la conseguenza che, su esplicita richiesta dello stesso Ministro Costa, non è necessario che i sindaci attualmente adottino provvedimenti, salvo diverse future indicazioni che dovessero derivare dalle risultanze delle analisi e dei controlli per cui si attende il decorso dei tempi tecnici e che, appena in possesso dell’Arpac e dell’Asl, saranno comunicati ai sindaci e quindi trasmessi alle comunità.”