San Felice a Cancello. Aveva l’obbligo di dimora a San Felice a Cancello, dove la rapina della quale era stato accusato insieme a un complice. Ma Tommaso Izzo, 25 anni, originario della frazione di Cancello Scalo, talvolta violava le disposizioni dei giudici. E’ quanto è emerso dall’indagine della Compagnia di Maddaloni che ha portato ieri all’esecuzione di un aggravamento della misura cautelare nei confronti del 25enne.
Per il giovane sono stati disposti gli arresti domiciliari in sostituzione dell’obbligo di dimora. Stando a quanto emerso la stazione dell’Arma lo ha intercettato fuori dai confini di San Felice a Cancello: dopo l’informativa alla Procura, è scattata la nuova misura e il ripristino degli arresti domiciliari.
Izzo è accusato per la rapina del luglio 2017 all’area di servizio Bip Petroli di via Forche Caudine a Maddaloni. Un raid che avrebbe fruttato, stando a quanto ricostruito, 350 euro. Stando alla ricostruzione dei militari dell’Arma in due si sarebbero recati nel distributore accanto al fast food McDonald’s di Maddaloni ed avrebbero costretto, dietro la minaccia di un’arma, un dipendente a consegnare l’incasso.
I due, in sella ad uno scooter, con volto parzialmente travisato da casco ed armati di pistola, hanno costretto un dipendente di quella stazione di rifornimento carburante a consegnare la somma in denaro pari a 346 euro. A seguito di perquisizione personale e sul ciclomotore, i carabinieri trovarono e sequestrarono una pistola a salve sprovvista di tappo rosso modello revolver; il cellophane per occultare la targa dello scooter; la somma in denaro di euro 65 nonché i caschi e gli indumenti uguali a quelli indossati il giorno precedente per porre in essere la condotta criminosa.