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Il racconto choc: “Prigioniera da ieri. Mi hanno legata”

Di 22 Ottobre 2018Cronaca

L’AGGIORNAMENTO

Mondragone. Sono particolati davvero agghiaccianti quelli che stanno emergendo in questi minuti sulla rapina messa a segno in via Manzoni a Mondragone. L’anziana, Rita S., 71 anni, è stata ascoltata dai carabinieri della locale Compagnia poco dopo la segnalazione, avvenuta poco dopo le 16 alla sala operativa: l’irruzione dei malviventi, però, non sarebbe avvenuta oggi, ma addirittura nella giornata di ieri.

La donna ha riferito infatti agli investigatori di essere stata bloccata e legata con le mani ad una sedia. Soltanto dopo diverse ore, probabilmente sopraffatta anche dallo choc oltre che dalle violenze subite, si è riuscita a liberare e a lanciare l’allarme.

Per fortuna le sue condizioni non sono gravi: la 71enne ha un occhio tumefatto, probabile conseguenza di un pugno sferratole dai delinquenti. Non è stato necessario il trasporto in ospedale, anche se l’anziana è stata comunque visitata dai medici.

IL PRIMO LANCIO IN ANTEPRIMA DI EDIZIONE CASERTA

Mondragone. Ferita a seguito di una rapina. E’ questa la prima ricostruzione sull’aggressione in casa segnalata pochissimi minuti fa in via Alessandro Manzoni, arteria che conduce lungo la Domiziana e non lontana dal lungomare.

Stando alle prime testimonianze un’anziana è stata aggredita in casa da una banda di malviventi che ha fatto irruzione nella sua dimora mettendo a segno una rapina. Ancora da chiarire le modalità con cui i delinquenti sono riusciti a introdursi i componenti della gang: su questo ed altri punti ancora oscuri stanno lavorando i carabinieri della Compagnia di Mondragone che sono giunti sul posto per avviare un’attività di indagine.

Proprietaria ferita e sotto choc

La rapina è andata a segno e la poveretta è stata assalita dai delinquenti che l’hanno prima bloccata e poi malmenata. Non si conoscono ancora le sue condizioni ma è possibile che a breve l’anziana venga accompagnata al pronto soccorso per accertamenti. La donna è ancora sotto choc e soltanto la sua testimonianza potrebbe fornire ai militari della caserma di via Venezia elementi utili alla cattura dei rapinatori, datisi alla fuga dopo aver arraffato tutto ciò che potevano. Resta da quantificare il bottino.