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Chiusura dell’isola ecologica, l’affondo dei 5 stelle

Di 19 Ottobre 2018Politica

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Duro affondo dei consiglieri di opposizione pentastellati in merito alla chiusura dell’isola ecologica. I due consiglieri, in una nota inviata al sindaco, chiedono la immediata riapertura della struttura, ancora sotto sequestro per motivi sanitari, l’immediato ripristino di raccolta degli ingombranti e la restituzione della TARI ai cittadini per mancanza del servizio. E’ una situazione che si protrae da tempo e non si sa quando veramente potrà essere risolta. L’isola ecologica di via Napoli è ancora sprovvista dell’impianto idrico e, quindi, delle principali norme igieniche e di sicurezza. L’area, sita in via Napoli, è di proprietà del comune ma è gestita dalla ditta che ha in appalto il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani ed accoglie le varie tipologie di rifiuti ingombranti che i cittadini conferiscono direttamente o tramite la raccolta porta a porta. Ebbene, la carenza idrica all’interno della struttura,crea una serie di difficoltà sia al personale che ai cittadini, ma anche crea problemi di sicurezza dal momento che l’isola ecologica è sprovvista di un impianto antincendio e delle principali strutture igieniche come bagni e quant’altro e per questi motivi è stata sequestrata dai NOE.

La problematica è abbastanza vecchia

Da anni  è stato segnalato il problema, ma fino ad ora non si è riusciti ad intervenire per obiettive difficoltà di natura logistica ed organizzativa. Senza parlare, poi, del disordine e confusione nella sistemazione degli ingombranti che hanno trasformato il sito in una vera e propria discarica a cielo aperto. Sapete quando si potrà fare qualche cosa ? Quando finalmente sarà realizzata la  rete idrica per la casa circondariale  “Generale Uccella” di località “Spartimento” la cui condotta, passando da quelle parti, potrà consentire l’allaccio anche all’isola ecologica. Ed allora, campa cavallo perché dell’allacciamento dell’acqua al carcere si parla solo in periodo estivo, poi tutto tace anche se le pratiche sono in itinere, e ci dicono a buon punto, ma non si riesce ancora a partire con la gara anche in presenza del finanziamento di circa un milione e mezzo di euro.