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Mattanza, epidemia di teste: un altro si sente male al processo

 

Santa Maria Capua Vetere (red.cro.). Pestaggi in carcere, un altro teste detenuto si sente male in aula. Processo rinviato a lunedì

 

Un altro detenuto avverte un malore durante la testimonianza ed il maxi processo sui presunti pestaggi avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere da parte degli agenti penitenziari si sospende per la prossima udienza di lunedì. Questa volta è stato il teste Maurizio Cappa ad a sentirsi male durante l’esame da parte dei pubblici ministeri.

Nella stessa udienza la Corte ha sentito il teste Umberto Passariello (il quale ed ha depositato un’ordinanza di rigetto relativa alla richiesta di un difensore di sentire un altro detenuto parte offesa come indagato. Nella fattispecie tale Alessandro Tasseri che prima aveva accusato i poliziotti e poi ritrattato con il fine di essere trasferito in un altro carcere. Un altro detenuto teste, invece, Emanuele Irollo ha voluto precisare che “dopo quattro anni non ho ricordi precisi, ma gli agenti più cattivi che mi hanno colpito non li dimentico”.

Uno in particolare, Angelo Bruno, agente penitenziario attualmente in pensione che all’epoca dei fatti era in servizio all’ufficio cassa del carcere di Santa Maria Capua Vetere – le violenze avvennero al reparto Nilo – è stato riconosciuto in aula.

“Non dimentico quello con la camicia nera e gli occhiali” dice Irollo indicando in aula Bruno, che lo avrebbe picchiato, racconta il teste, attualmente detenuto per reati di camorra, “nell’area passeggi, dicendomi che ‘non mi avrebbe ucciso per non sporcarsi le mani di m..’. Mi buttò anche una bottiglia addosso” ricorda Irollo, che poco dopo riconosce l’agente imputato Michele Vinciguerra in relazione a quanto avvenne dopo il 6 aprile del 2020.