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Pugile ucciso a 18 anni, giovane senza scampo per l’omicidio: il verdetto finale

CASERTA/SAN MARCO EVANGELISTA (red. cro.). Confermata dalla Cassazione la condanna di Gabriel Ippolito, 22 anni, di Caivano (nativo di Maddaloni) a 17 anni e sette mesi per l’omicidio di Gennaro Leone, il pugile 18enne ucciso con una coltellata alla coscia nelle ore della movida a Caserta, nell’agosto del 2021.

La Corte Suprema ha confermato l’impianto accusatorio dell’omicidio volontario confermando la richiesta di rigetto avanzato dal Procuratore generale. Per gli ermellini la sentenza di secondo grado ha risposto alle doglianze della difesa di Ippolito che aveva snocciolato tre motivi per cercare di rimodulare l’esito del verdetto.

Esclusa anche la responsabilità dei medici indicati dalla difesa come negligenti nelle cure oltre al ritardo di mezz’ora dell’autombulanza. Gabriel Ippolito è anche accusato di rissa insieme al fratello e ad un amico di nazionalità polacca.

Da sinistra Gabriel Ippolito e Gennaro Leone