Aversa. Aversa dice addio a Ferdinando Russo, figura autorevole delle istituzioni italiane, magistrato di lungo corso ed ex senatore della Repubblica. La notizia della sua morte ha suscitato profondo cordoglio in città, dove era conosciuto e stimato per il suo profilo sobrio, il rigore morale e il rispetto con cui ha sempre vissuto il servizio pubblico.
Legato in modo indissolubile alla sua città natale, dove risiedeva e dove sorge lo storico palazzo di famiglia in piazza Vittorio Emanuele III, Russo rappresentava un punto di riferimento silenzioso ma significativo per la comunità aversana. Un uomo riservato, lontano dai clamori, capace di coniugare competenza giuridica e impegno politico senza mai tradire uno stile improntato alla misura.
Nato nel 1935, Ferdinando Russo ha costruito una solida carriera nella magistratura, arrivando a ricoprire l’incarico di giudice presso la Corte d’Appello. Parallelamente, ha intrapreso l’attività parlamentare, venendo eletto al Senato della Repubblica nella IX Legislatura (1983-1987) come esponente della Sinistra Indipendente, rappresentando la Campania. Aveva già maturato esperienza parlamentare anche nella Legislatura precedente.
Nel corso della sua vita istituzionale ha assunto anche responsabilità di governo: tra l’agosto del 1979 e l’aprile del 1980 fu infatti sottosegretario di Stato per l’Industria, il Commercio e l’Artigianato nel primo Governo guidato da Francesco Cossiga, contribuendo all’azione dell’esecutivo in una fase delicata per il Paese.
La sua eredità resta legata a un’idea di politica intesa come servizio, esercitata con serietà e senso dello Stato. Magistrato rigoroso, parlamentare attento, uomo delle istituzioni stimato anche da chi ne non condivideva le posizioni, Ferdinando Russo lascia un ricordo profondo nella memoria collettiva di Aversa e di quanti ne hanno apprezzato l’equilibrio umano e professionale.