Calciatore 16enne muore investito da scooter, fratello del pentito nei guai

MONDRAGONE. Era al volante dell’auto Pietro Cascarino, personaggio già conosciuto alle cronache giudiziarie, condannato in passato a 14 anni di reclusione e tornato in libertà da pochi mesi. Cascarino è inoltre fratello di Giovanni Cascarino, ex appartenente alla cosca Gagliardi-Fragnoli, detta degli “Scopatur”, oggi collaboratore di giustizia.

L’uomo dovrà comparire in giudizio con l’accusa di omicidio volontario per la morte di Luigi Daniele Petrella, il ragazzo di 16 anni deceduto lo scorso giugno dopo un grave incidente stradale avvenuto a Mondragone. Petrella, studente dell’istituto nautico di Gaeta, era considerato un giovane esemplare. Era nipote della consigliera comunale di Castel Volturno Anastasia Petrella e portava il nome del nonno, ucciso in un agguato di camorra nel novembre del 1999.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, Cascarino si trovava alla guida di una Fiat Punto quando avrebbe colpito lo scooter sul quale viaggiava il sedicenne. Dopo l’urto, anziché fermarsi e prestare aiuto, il conducente si sarebbe allontanato dal luogo dell’incidente. Il giovane, soccorso in condizioni critiche, è deceduto alcune ore dopo nel corso della notte presso il Pineta Grande Hospital di Castel Volturno.

La vicenda approderà in aula il 10 febbraio 2026, quando si aprirà il processo davanti alla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere. L’imputato dovrà rispondere non solo dell’investimento mortale, ma anche della condotta successiva all’impatto: la mancata assistenza alla vittima ha infatti inciso in maniera determinante sull’inquadramento giuridico dei fatti, portando alla contestazione dell’omicidio volontario.

Nella foto la vittima

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