NAZIONALE – Dal 1° gennaio 2026 l’assegno unico universale per i figli aumenterà grazie a una rivalutazione dell’1,4%, prevista dal decreto interministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 novembre 2025. L’adeguamento tiene conto dell’inflazione rilevata dall’Istat e serve a preservare il valore reale del contributo destinato alle famiglie.
L’aumento riguarda sia gli importi mensili sia le soglie ISEE che determinano l’accesso alle diverse fasce dell’assegno. Con la rivalutazione, l’importo massimo per ciascun figlio sale da 201 a 203,80 euro al mese, mentre quello minimo passa da 57,50 a 58,30 euro. Anche le fasce intermedie beneficiano di incrementi proporzionali. Le nuove soglie ISEE diventano 17.468,51 euro per la fascia più bassa e 46.582,71 euro per quella più alta, consentendo ad alcune famiglie di rientrare in condizioni più favorevoli pur con lo stesso reddito.
Crescono inoltre le maggiorazioni, ovvero gli importi aggiuntivi riconosciuti a specifiche situazioni. Per i figli non autosufficienti sotto i 21 anni la maggiorazione arriva a 122,30 euro mensili. In caso di disabilità grave l’integrazione è pari a 110,60 euro, mentre per la disabilità media si attesta a 99,10 euro. Aumenta anche il sostegno alle madri under 21, con una maggiorazione di 23,30 euro al mese. Le famiglie numerose ricevono incrementi per i figli dal terzo in poi e cresce anche il bonus per i nuclei con due percettori di reddito, che nelle fasce più basse può arrivare a 34,90 euro mensili.
La vera novità del 2026 riguarda però il calcolo dell’ISEE. La riforma rafforza le scale di equivalenza e riduce il peso della prima casa. La quota di valore esclusa dal calcolo sale da 52.500 a 91.500 euro, con una maggiorazione di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo. Nei Comuni capoluogo delle città metropolitane la franchigia può arrivare fino a 200.000 euro. Questo comporta una riduzione media dell’ISEE di circa 3.300 euro per molte famiglie proprietarie della casa in cui vivono, soprattutto quelle con più figli.
Gli aumenti decorrono dal 1° gennaio 2026, ma i nuovi importi saranno pagati da febbraio, con il recupero degli arretrati di gennaio a marzo. Per ottenere l’importo corretto è indispensabile rinnovare l’ISEE 2026 presentando la nuova DSU, altrimenti verrà erogato solo l’importo minimo.
A gennaio l’assegno unico sarà inviato i giorni 21-22 gennaio.