Casapesenna. Nuovi sviluppi nell’inchiesta sulla tragica morte di Nicola Garofalo, operaio di 63 anni residente a Casapesenna, deceduto lo scorso 15 dicembre dopo essere stato investito da un muletto all’interno del piazzale di un sito di stoccaggio di ecoballe a Giugliano in Campania, in località Masseria del Re.
La Procura di Napoli Nord, con il sostituto procuratore Fabrizia Lucia Finizio, ha deciso di fare piena luce sull’accaduto iscrivendo quattro persone nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Tra questi figura l’operatore del muletto, un 37enne di Villa Literno, oltre a tre responsabili della gestione e della direzione del cantiere, tutti ritenuti coinvolti, a vario titolo, nell’organizzazione delle attività all’interno dell’area industriale.
Gli indagati sono assistiti dai rispettivi legali, mentre i familiari della vittima si sono affidati allo Studio Medys per la tutela dei propri diritti. Nel frattempo, l’autopsia sul corpo dell’operaio, inizialmente fissata nei giorni scorsi, è stata rinviata a lunedì 22 dicembre e verrà eseguita presso l’ospedale San Giuliano di Giugliano.
Secondo la ricostruzione emersa finora, Garofalo era arrivato sul posto alla guida di un camion per conto della società Msc Company. Dopo aver parcheggiato il mezzo, era sceso in attesa del completamento delle operazioni di carico. In quel frangente, per cause ancora in corso di accertamento, sarebbe stato travolto dal muletto in movimento.
L’impatto non gli ha lasciato scampo: l’uomo è morto sul colpo davanti ad alcuni colleghi, che hanno tentato inutilmente di prestare soccorso. I sanitari del 118, giunti rapidamente sul posto, hanno potuto soltanto constatare il decesso.
Le indagini, affidate agli agenti del commissariato di Giugliano, proseguono per chiarire eventuali responsabilità, verificare il rispetto delle norme di sicurezza e ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente.