Marcianise. Operazione antibracconaggio nelle campagne di Marcianise, dove due uomini sono stati sorpresi mentre praticavano attività venatoria utilizzando strumenti vietati. A individuarli sono state le guardie giurate del WWF Caserta, impegnate in un servizio mirato al contrasto delle pratiche di caccia illegale nei territori maggiormente esposti al fenomeno.
Durante il pattugliamento, gli operatori del WWF hanno notato la presenza dei due cacciatori che, secondo quanto ricostruito, si stavano servendo di dispositivi acustici non consentiti – i cosiddetti “fonofili” – per attirare la selvaggina. Questo tipo di richiamo elettronico, severamente proibito dalla normativa in materia di caccia, rappresenta una delle tecniche più diffuse e dannose nel bracconaggio, in quanto altera il comportamento naturale degli animali e ne facilita la cattura.
Le guardie giurate hanno immediatamente richiesto l’intervento della polizia provinciale di Caserta, alla quale hanno poi formalmente consegnato l’intero materiale recuperato. Nel corso delle verifiche sono stati sequestrati due fucili da caccia calibro 12, diverse munizioni e il richiamo sonoro illegale. I due uomini sono stati identificati e denunciati alle autorità competenti per violazioni alla normativa venatoria.
L’episodio rientra in un più ampio piano di monitoraggio attivo da settimane e destinato a proseguire anche nei prossimi giorni. Le guardie del WWF hanno infatti intensificato l’attività nelle aree rurali della provincia di Caserta, dove negli ultimi anni non sono mancati casi di caccia di frodo, soprattutto durante i periodi più sensibili per la fauna stanziale e migratoria.
Il WWF ribadisce che la lotta al bracconaggio rimane una priorità e invita i cittadini a segnalare comportamenti sospetti o attività illecite legate alla caccia. Solo tramite un controllo capillare sul territorio e la collaborazione con le forze dell’ordine – sottolineano dall’associazione – è possibile arginare un fenomeno che danneggia gravemente l’ambiente e la biodiversità locale.