Attentati ai supermercati, la svolta: 3 indagati. Procura: impedita ascesa della catena rivale

Marcianise. È un atto che segna una svolta in una delle indagini più delicate degli ultimi anni nel territorio marcianisano. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha notificato a tre persone l’avviso di conclusione delle indagini preliminari relativo a due incendi dolosi avvenuti a Marcianise tra ottobre 2024 e febbraio 2025, con ipotesi accusatorie che delineano un presunto piano criminale studiato per condizionare la concorrenza commerciale locale.

Gli indagati sono Clemente Mastroianni (35 anni), Francesco Mastroianni (68 anni) e Saverio Padovano (36 anni), tutti residenti tra Marcianise e comuni limitrofi. I tre sono difesi dall’avvocato Nicola Musone. L’informazione di garanzia è stata firmata dal pubblico ministero Vincenzo Quaranta.

Secondo la ricostruzione della Procura, i Mastroianni – ritenuti i presunti mandanti – e Padovano – indicato come esecutore materiale – avrebbero agito in concorso tra loro per realizzare due azioni incendiari ritenute collegate da un unico disegno.
Il primo episodio contestato è l’incendio del capannone della “Maro Snc” (deposito del supermercato Euromarket One), avvenuto il 29 ottobre 2024. Il secondo rogo, avvenuto il 22 febbraio 2025, avrebbe colpito l’immobile e l’esercizio commerciale di “Euromarket Centro S.r.l.” (supermercato a marchio Etè) con sede in via Nicola Gaglione.

La regia unica

La Procura contesta agli indagati le ipotesi di incendio doloso e tentata estorsione aggravata, con l’aggravante della presenza di più soggetti. L’obiettivo, secondo gli inquirenti, sarebbe stato quello di impedire l’apertura o il rafforzamento di un punto vendita concorrente nel settore alimentare, così da trarne un vantaggio economico e mantenere una posizione centrale nel mercato della zona.

Gli investigatori ritengono che gli incendi non solo abbiano prodotto ingenti danni alle strutture colpite, ma che fossero parte di una strategia più ampia volta a ostacolare l’attività commerciale legata al marchio Etè, riconducibile alla famiglia Magno-Letizia, e a scoraggiare l’espansione prevista nello stesso quadrante urbano. L’atto parla esplicitamente di comportamenti “equivoci e idonei a impedire l’apertura del nuovo punto vendita”, sottolineando come, secondo l’accusa, tali azioni avrebbero procurato agli indagati un “ingiusto profitto con pari danno per le parti offese”.

L’indagine

Ora gli indagati e il loro difensore hanno 20 giorni per presentare memorie, documenti, svolgere investigazioni difensive, chiedere interrogatorio o sollecitare nuove attività d’indagine. Gli atti sono stati messi a disposizione presso la segreteria della Procura.

L’inchiesta rappresenta un vero e proprio terremoto giudiziario per Marcianise: è la prima volta che un impianto accusatorio così articolato viene formalizzato su due episodi fino a oggi rimasti scollegati nella percezione pubblica. Lo scenario investigativo apre ora alla possibilità di una richiesta di rinvio a giudizio, destinata a far discutere ancora a lungo.

Un click e sei sempre informato! Iscriviti al nostro canale WhatsApp per ricevere le news più importanti. Premi qui ed entra!

Exit mobile version