Arriva una nuova esenzione, ecco chi non dovrà più pagare l’RC auto

NAZIONALE – Il Governo ha approvato una riforma destinata a cambiare in modo significativo il sistema assicurativo italiano. Nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri del 4 dicembre 2025 è arrivato infatti il via libera preliminare alle nuove esenzioni relative alla RC auto, la polizza obbligatoria per i veicoli. Il provvedimento chiarisce in quali circostanze la copertura assicurativa non sarà più richiesta e introduce soluzioni più flessibili per diverse tipologie di mezzi.

La novità più rilevante riguarda i veicoli stabilmente non idonei alla circolazione. Si tratta di mezzi danneggiati, privi di componenti essenziali o impossibilitati a circolare in modo permanente. Per queste categorie non sarà più necessario pagare la RC auto, ponendo fine all’obbligo che finora gravava anche sui veicoli inutilizzabili.

Altra innovazione importante riguarda i veicoli d’epoca e di interesse storico. Per loro saranno presto introdotti schemi assicurativi diversi dalla tradizionale RC auto, più coerenti con il tipo di utilizzo limitato che caratterizza questi mezzi. Le nuove formule saranno definite nei provvedimenti attuativi, ma l’obiettivo è semplificare la gestione e ridurre i costi per i collezionisti.

Per chi utilizza il proprio mezzo solo in alcuni periodi dell’anno, la riforma consente l’introduzione di polizze infrannuali, quindi di durata inferiore ai dodici mesi. Questo permetterà, ad esempio, ai proprietari di motocicli stagionali, camper o veicoli agricoli di pagare l’assicurazione solo nei mesi effettivamente necessari, superando il vincolo annuale.

Una novità riguarda anche il settore sportivo. Per gare e competizioni sarà possibile attivare un’unica assicurazione generale di responsabilità civile per l’intero evento, senza che ogni veicolo partecipante debba stipulare una RC auto individuale. Questo snellirà l’organizzazione delle manifestazioni motoristiche.

Il decreto interviene inoltre sul ruolo dell’IVASS, che tornerà a vigilare sulla banca dati nazionale relativa alle attestazioni del rischio. L’obiettivo è assicurare una gestione più trasparente delle informazioni assicurative, con indicazioni aggiuntive rispetto a quelle previste dal modello europeo.

Le nuove esenzioni non entreranno in vigore immediatamente. Il decreto dovrà ora affrontare il passaggio nelle Commissioni parlamentari, tornare al Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva e infine essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Solo dopo quest’ultimo step le norme diventeranno operative. L’entrata in vigore è prevista nella seconda metà del 2026, quando saranno disponibili anche i provvedimenti attuativi necessari.

Una volta completato l’iter, i proprietari dei veicoli non circolanti potranno finalmente evitare il pagamento della RC auto, i possessori di auto storiche avranno nuove formule assicurative dedicate, e chi utilizza l’auto solo in determinati mesi potrà scegliere polizze più brevi e sostenibili. La riforma punta quindi a costruire un sistema più equo e aderente alle reali esigenze degli automobilisti.

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