Casal di Principe. Si moltiplicano le istanze di rito abbreviato nel procedimento che vede imputate dodici persone, accusate di essere coinvolte nel sistema di giochi illegali e puntate clandestine riconducibili alla fazione dei Casalesi. L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza, ha portato alla luce una rete strutturata di videopoker irregolari e raccolta occulta di scommesse.
Durante l’udienza davanti al gup Gabriella Logozzo del tribunale di Napoli, hanno scelto la via dell’abbreviato diversi imputati, tra cui Raffaele “Lello” Letizia, 56 anni, figura storica già indicata come appartenente al gruppo Russo, vicina al cartello Schiavone; Bruno Salzillo, 60 anni; Pasquale Di Bona, 55 anni; Raffaele Cantiello, 37 anni; Marco Losapio, 36 anni; Giovanni Argine, 28 anni; Giovanni Diana, 34 anni; Marco Alfiero, 40 anni, detto “Marchetiello”; e Vittorio Alfiero, 43 anni.
Valutano invece il dibattimento Pierpaolo Improta (59 anni), Antonio Vaccaro (61) e Vincenzo Vaccaro (56), tutti originari di Volla.
Secondo la ricostruzione della Direzione Distrettuale Antimafia, Letizia – rientrato a Casal di Principe alla fine del 2021 dopo un periodo di libertà vigilata – avrebbe ripreso i contatti con l’organizzazione, diventando promotore di una nuova cellula attiva nel territorio. Il gruppo avrebbe progressivamente ampliato l’elenco dei locali compiacenti, installando apparecchi privi di collegamento alla rete telematica ADM e sfruttando prestanome per eludere i controlli.
Gli investigatori ritengono inoltre che il sodalizio si fosse specializzato nella raccolta non autorizzata di scommesse sportive tramite portali online dedicati e conti di gioco predisposti per i clienti, appoggiandosi talvolta anche ad agenzie regolari, alle quali veniva riconosciuta una percentuale sulle puntate gestite “in nero”.