CASAL DI PRINCIPE. Una nuova pagina si aggiunge alla complessa storia processuale legata all’omicidio di Crescenzo Laiso, avvenuto nel pieno delle tensioni criminali che hanno attraversato l’area casalese. Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere – seconda sezione penale, collegio C presieduto dal giudice Riccio – ha infatti pronunciato una piena assoluzione per Bartolomeo Vitiello, imputato per il reato di ricettazione aggravata dall’uso del metodo mafioso. L’uomo era rimasto l’unico a scegliere il rito ordinario, dopo che gli altri coinvolti nella vicenda erano stati giudicati con rito abbreviato per il delitto.
L’indagine, avviata anni fa dalla Direzione Distrettuale Antimafia, aveva ricostruito il contesto criminale in cui maturò l’omicidio Laiso, episodio inserito in una più ampia strategia di controllo del territorio da parte delle consorterie locali. Nel corso delle precedenti fasi processuali, diversi imputati erano stati condannati per il ruolo avuto nella pianificazione e nell’esecuzione del delitto, mentre per Vitiello la contestazione riguardava presunti aiuti successivi all’azione di sangue.
Durante la discussione finale, il collegio giudicante ha ritenuto non attendibili e non riscontrabili le dichiarazioni fornite dai collaboratori di giustizia Mario Iavarazzo e Mirko Ponticelli, ritenute centrali dall’accusa per dimostrare il coinvolgimento dell’imputato. Secondo i giudici, gli elementi addotti non presentavano quei riscontri oggettivi necessari per sostenere la responsabilità dell’uomo, né emergevano prove che collegassero Vitiello a condotte di supporto al gruppo criminale dopo l’omicidio.
Alla luce di tali considerazioni, il tribunale ha quindi pronunciato l’assoluzione con formula piena. Per la DDA era presente in aula il pm Belloccio, mentre la difesa dell’imputato è stata affidata all’avvocato cassazionista Pasquale Davide De Marco, che ha sempre sostenuto l’estraneità del suo assistito ai fatti contestati.
La decisione chiude, almeno per Vitiello, un procedimento rimasto aperto per anni all’interno di una vicenda giudiziaria lunga, complessa e seguita con grande attenzione dagli inquirenti.