Arienzo. In occasione della Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese, l’associazione culturale Muratterra ha presentato la terza edizione di “Basta una Busta” presso il Museo Diocesano di Sant’Alfonso, un’iniziativa benefica e culturale che ha unito arte, impegno civile e solidarietà concreta.
La serata, partecipata e sentita, ha avuto come obiettivo la raccolta fondi a favore della Caritas Giordania, attiva nella Striscia di Gaza con progetti umanitari a sostegno delle famiglie colpite dal conflitto e nei campo profughi giordani.
La serata si è aperta con il saluto del presidente dell’associazione Antonio Rivetti e del Sindaco di Arienzo Giuseppe Guida, che ha espresso il sostegno dell’amministrazione comunale all’iniziativa.
La giornalista e analista geopolitica Cinzia Battista, ha introdotto gli ascoltatori alle radici di questo conflitto e alla sua complessità. L’intervento dell’archeologa Ida Stanislao, ha offerto una riflessione sul valore della memoria storica e culturale dei popoli, sottolineando l’importanza di preservare l’identità palestinese anche attraverso l’arte e la narrazione.
Il saluto di don Raffaele D’Addio, che ha invitato i presenti a non restare indifferenti di fronte alla sofferenza e ha ricordato il valore della carità come strumento di pace.
Sono seguite le testimonianze di chi opera ogni giorno per aiutare i più bisognosi: la videotestimonianza di Wael Souleiman, direttore della Caritas Giornata, che ha fatto giungere il suo messaggio di gratitudine e di speranza e le parole del direttore della Caritas Diocesana di Acerra, Vincenzo Castaldo, che ha illustrato le attività in corso nei territori colpiti e ha ringraziato la comunità per la generosità dimostrata.
La “busta solidale” contiene prodotti tipici, per valorizzare le attività locali, e rappresenta un gesto semplice ma potente: un piccolo contributo per un grande aiuto. È possibile contribuire a questa causa fino ad esaurimento scorte. Il ricavato sarà devoluto ai progetti umanitari della Caritas Giordania per la popolazione di Gaza.
“Basta una busta per Gaza” si è conferma un’occasione preziosa per riflettere, condividere e agire, dimostrando che anche da una piccola realtà può partire un messaggio forte di pace e fratellanza.