Gricignano d’Aversa. Due residenti di Gricignano d’Aversa sono finiti tra i protagonisti della maxi-stangata inflitta dalla giustizia ai gruppi legati al traffico di droga riconducibili al clan Amato-Pagano. Giuliano e Francesco Tessitore, entrambi 55enni, sono stati condannati a 11 anni di reclusione ciascuno nell’ambito del processo celebrato con rito abbreviato davanti al gup del Tribunale di Napoli.
Il procedimento, che ha riguardato complessivamente 31 imputati, si è concluso con 29 condanne per un totale di 245 anni di carcere, oltre a due assoluzioni. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli imputati avrebbero fatto parte o collaborato con le articolazioni operative degli “scissionisti”, storica costola camorristica attiva nel traffico di stupefacenti su larga scala. L’indagine ha ricostruito una rete ben strutturata di approvvigionamento di hashish e cocaina provenienti dalla Spagna, dove — secondo l’accusa — operava il principale referente e fornitore, Simone Bartiromo.
Il blitz che un anno fa portò alla cattura di 33 persone (17 finite in carcere e 16 agli arresti domiciliari) fu eseguito il 12 novembre 2024 e mise in luce due gruppi distinti ma accomunati dalla stessa “base” di rifornimento iberica. Durante le verifiche, emerse anche un sistema di occultamento del denaro contante che coinvolgeva alcuni cittadini cinesi. Due di loro furono indagati per essere stati trovati con 400mila euro nascosti in una vettura: secondo gli investigatori, il compito dei “riciclatori” sarebbe stato quello di reinserire il contante nel circuito finanziario trattenendo una percentuale del 2,4%.
Le attività dei carabinieri portarono inoltre alla scoperta di otto depositi utilizzati come magazzini per lo stoccaggio della droga: sette si trovavano a Mugnano e uno proprio a Gricignano d’Aversa, confermando la ramificazione del traffico sul territorio.