Aperta indagine sulla morte di Federica: “Le dicevano di togliersi la vita”

MARCIANISE. A volte i segnali più delicati sono proprio quelli che rischiamo di non vedere. Bigliettini stropicciati, frasi incomplete, pensieri annotati in fretta e poi gettati via: piccoli frammenti che una ragazzina di dodici anni scriveva e cancellava, come se provasse a nascondere — perfino a sé stessa — un disagio difficile da affrontare. Oggi quei fogli diventano tasselli fondamentali per comprendere il malessere che ha preceduto la tragedia avvenuta giovedì scorso alla scuola media Calcara.

Chi ha ritrovato quegli appunti ricorda parole confuse, spezzate, abbastanza da far scattare l’attenzione di chi lavorava nell’istituto. Proprio quei segnali spinsero i genitori a chiedere un supporto psicologico per capire cosa stesse attraversando la loro bambina. Non un fatto isolato, ma un filo che — col senno di poi — unisce episodi e comportamenti ora letti con un peso diverso.

Uno dei momenti più difficili emersi nelle ultime ore riguarda ciò che sarebbe accaduto in aula: Federica D. B., avrebbe iniziato a piangere dicendo che “le dicevano di togliersi la vita”. Frasi che aprono scenari inquietanti: erano parole realmente ascoltate? Provenivano da qualcuno attorno a lei? Oppure erano suggestioni nate sul web, magari alimentate da conversazioni o contenuti capaci di insinuarsi nella mente fragile di una preadolescente? Sarà la Procura di Santa Maria Capua Vetere, guidata da Pierpaolo Bruni, ad approfondire ogni possibilità, senza escludere alcuna pista: contesti di amicizia, dinamiche scolastiche, attività online, frequentazioni digitali.

Resta intatta la sequenza di quel giorno. Un compito di matematica appena finito, un biglietto lasciato sul banco con scritto “mi dispiace”, che oggi appare come un messaggio d’addio. Poi l’allontanamento silenzioso verso le scale esterne e infine la caduta, dieci metri che hanno spezzato la vita di una bambina e sconvolto un’intera città.

Gli accertamenti, affidati alla polizia di Stato, mirano a ricostruire le settimane e i mesi precedenti, analizzando ogni possibile pressione, malessere o influenza esterna. Ogni dettaglio sarà valutato con attenzione. Marcianise resta immersa nel dolore, cercando risposte a un interrogativo che va oltre il “perché”: come si è arrivati a una tragedia del genere, e cosa non è stato visto in tempo?

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