Aversa. Un controllo di routine nel cortile destinato all’ora d’aria ha portato alla scoperta di un telefono cellulare introdotto illegalmente all’interno della casa circondariale di Aversa. A sorprendere il detenuto è stata una pattuglia della Polizia Penitenziaria impegnata nella vigilanza delle attività all’aperto.
Secondo quanto ricostruito, uno degli agenti avrebbe notato l’atteggiamento particolarmente circospetto di un recluso. L’uomo, mentre passeggiava insieme ad altri detenuti, avrebbe effettuato una telefonata con uno smartphone, tentando poco dopo di nasconderlo con rapidità per evitare che venisse scoperto. Il gesto non è però sfuggito alla Polizia Penitenziaria, che è intervenuta immediatamente.
Invitato a consegnare spontaneamente il dispositivo, il recluso ha inizialmente opposto resistenza e si è rifiutato di collaborare. È stato quindi necessario l’intervento del personale responsabile della sezione e di ulteriori agenti. Solo dopo alcuni momenti di tensione l’uomo ha ceduto, consentendo l’esecuzione di una perquisizione personale. La ricerca ha permesso di rinvenire lo smartphone, che era stato accuratamente occultato negli indumenti.
Il telefono è stato sequestrato e messo a disposizione dell’autorità competente, mentre il detenuto è stato trasferito in isolamento disciplinare. Sulla vicenda è stata inoltre informata la Procura, che valuterà eventuali profili di responsabilità penale legati all’introduzione di un oggetto non consentito all’interno dell’istituto.
Sull’episodio è intervenuto anche il segretario regionale dell’Osapp, Vincenzo Palmieri, che ha espresso apprezzamento per il