NAZIONALE – Per le famiglie italiane non ci sarà alcun alleggerimento: anche nel 2026 il canone Rai resterà fissato a 90 euro. La Legge di Bilancio approvata dal Governo non prevede infatti modifiche o tagli all’imposta, confermando la stessa cifra in vigore negli ultimi anni. Una decisione che ha subito riacceso il dibattito politico e le proteste delle associazioni dei consumatori, deluse dal mancato mantenimento delle promesse di riduzione o abolizione del tributo.
Il Codacons ha denunciato l’assenza di misure, sottolineando come nel 2025 la fine di alcune agevolazioni abbia già comportato un aumento complessivo di 430 milioni di euro per i contribuenti.
L’associazione ribadisce che “i tempi sarebbero maturi per una revisione o addirittura un’abolizione totale”, anche alla luce della trasformazione del mercato audiovisivo, dove la Rai compete ormai con piattaforme private e servizi streaming accessibili senza oneri aggiuntivi.
Dal 2016, il pagamento del canone Rai avviene automaticamente attraverso la bolletta elettrica, sulla base della presunzione di possesso di un televisore. Il sistema ha ridotto l’evasione, ma continua a sollevare polemiche: molte persone contestano l’obbligo di pagare il canone anche se non guardano la tv pubblica o utilizzano esclusivamente contenuti online.
Tra le ipotesi discusse nei mesi scorsi c’era quella sostenuta dalla Lega, che proponeva di abbassare l’importo del canone a 70 euro compensandolo con l’introduzione di 11 minuti di pubblicità aggiuntiva. L’idea, però, non ha trovato spazio nella manovra 2026, lasciando il tributo invariato.
Non tutti, però, devono pagare il canone. L’esenzione spetta a:
Per ottenere l’esonero o la disdetta è sufficiente compilare l’apposita dichiarazione disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, allegando la documentazione che attesti il possesso dei requisiti.