SANTA MARIA CAPUA VETERE. Si è tenuta oggi, dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (presieduto dal dott. Sergio Enea, Seconda Sezione Penale), una lunga udienza del processo a carico del dott. Stefano Cristiano, imputato di omicidio colposo, lesioni colpose e falso.
Durante l’udienza è stata ascoltata a lungo Angela Iannotta, giovane madre di Santa Maria Capua Vetere, che ha ripercorso il suo drammatico calvario sanitario rispondendo alle domande del pubblico ministero, dott.ssa Valentina Santoro, e dei legali presenti: gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo per la parte civile, l’avv. Ferdinando Trasacco per la Clinica Villa del Sole di Caserta, e gli avvocati Massimo Damiani e Michela Andresano per la difesa dell’imputato.
Iannotta ha raccontato di essere stata sottoposta a due interventi di bypass gastrico: il primo nel marzo 2021 presso la Clinica Villa Letizia de L’Aquila, e il secondo nel gennaio 2022 presso la Clinica Villa del Sole di Caserta, eseguito dal dott. Cristiano. Pochi giorni dopo l’intervento, le sue condizioni peggiorarono rapidamente: il 3 febbraio venne trasferita d’urgenza all’ospedale di Caserta in gravissime condizioni, affetta da necrosi e setticemia. Dopo due ulteriori operazioni e un passaggio in rianimazione, fu infine trasferita al Secondo Policlinico di Napoli, dove il prof. Francesco Corcione, presidente emerito della Società Italiana di Chirurgia, riuscì a salvarle la vita ricostruendo parte degli organi interni.
Successivamente è stato ascoltato Salvatore Di Vilio, figlio di Francesco Di Vilio, 69enne di Santa Maria Capua Vetere, deceduto il 1° gennaio dopo una lunga degenza e tre interventi di chirurgia bariatrica, tutti eseguiti dal dott. Cristiano presso la stessa Clinica Villa del Sole. Il paziente, trasferito in seguito al Cardarelli di Napoli per un ulteriore intervento, morì per gravi complicanze settiche e necrosi agli organi vitali. Il figlio ha sporto denuncia, chiedendo la riesumazione della salma e il sequestro delle cartelle cliniche per accertare la verità.
Per la cronaca, il dott. Stefano Cristiano era già stato condannato a due anni di reclusione dal Tribunale di Nola per omicidio colposo in un altro caso: la morte del giovane Raffaele Arcella di Caivano, deceduto dopo un intervento di bypass gastrico presso la Clinica Trusso di Ottaviano.